Covid, Coldiretti: «In Puglia +40% poveri, 200mila in mense»
Il presidente Muraglia spiega che tra le categorie più deboli 30mila bambini e over 65
sabato 12 dicembre 2020
11.19
«Sono più di 200mila i poveri in Puglia che con l'aggravarsi della situazione sono costretti per Natale a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o soprattutto con la distribuzione di pacchi alimentari». E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti - informa una nota - su dati della Fondazione Divulga, diffusa in occasione della giornata della 'Spesa sospesa del contadino'.
«In Puglia - spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - è stato registrato il 40% di aumento delle richieste di aiuto di oltre 200mila affamati che sono costretti a chiedere aiuto per mangiare. La nuova ondata di contagi non limita solo la convivialità durante le feste di fine anno ma ha anche peggiorato la situazione di quanti si trovano in uno stato di precarietà. Tra le categorie più deboli degli indigenti in Puglia - prosegue - si contano 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti». A preoccupare - evidenzia Coldiretti - è anche la fascia di anziani over 65 soli in condizioni di povertà assoluta, che vedono aggravarsi la propria condizione di isolamento anche a causa delle misure contenute nell'ultimo Dpcm che limitano gli spostamenti per Natale e Capodanno, e alla possibilità di passare le feste in compagnia.
Fra i nuovi poveri - sottolinea la Coldiretti regionale - ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà si presentano persone e famiglie che mai prima d'ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche, e ai centralini arrivano decine di telefonate al giorno con richieste di aiuto perché padri e madri non sanno come sfamare i figli e si vergognano di trovarsi per la prima volta in questo tipo di difficoltà.