Covid, ad Andria circa 70 nuovi positivi al giorno. Contagiati tanti nuclei familiari

L'ultimo aggiornamento del sindaco Giovanna Bruno: 133 decessi totali, 36 ricoveri e 3346 guariti

mercoledì 7 aprile 2021 12.45
Il sindaco Giovanna Bruno fornisce un nuovo aggiornamento sui dati relativi all'emergenza covid nella città di Andria, a seguito di un confronto con l'ASL per avere dati più precisi sull'andamento della pandemia.

«Attualmente ci sono circa 70 nuovi positivi al giorno ma il numero è destinato ad aumentare soprattutto a causa degli atteggiamenti posti in essere negli ultimi giorni. I decessi sono 133, i ricoveri 36 e i guariti 3346. Nei tabulati forniti dalla ASL è evidente il danno nei nuclei familiari, che si stanno contagiando rapidamente. In questo momento possiamo aggrapparci solo a una campagna vaccinale nutrita e veloce, e a questo proposito l'ASL ci rassicura riguardo l'aumento delle vaccinazioni giornaliere. Tra pochi giorni sarà disponibile anche il nuovo hub vaccinale all'interno del Polivalente del quartiere San Valentino, e sarà garantito un nuovo sistema organizzativo per consentire il trasporto anche a chi non è in grado di raggiungerlo autonomamente».

Nel suo consueto video notturno, il sindaco Bruno ha parlato anche delle categorie oppresse dalle chiusure forzate e che in questo momento chiedono sostegno da parte delle istituzioni. Dopo la manifestazione dei venditori ambulanti nella giornata di ieri in Largo Torneo, oggi hanno manifestato anche parrucchieri ed estetisti chiedendo alla città maggiore collaborazione per il rispetto delle regole, così da uscire il prima possibile da questa situazione. Il sindaco assicura che incontrerà a breve tutte le categorie lavorative in grande difficoltà per cercare di trovare soluzioni congiunte. «Abbiamo sempre sottolineato - conclude il Primo Cittadino - che faremo tutto quello che è nelle possibilità del Sindaco e dell'Amministrazione, come è stato fatto in altri tempi, ma questo è il momento in cui dobbiamo stringerci tutti rispetto alla consapevolezza di trovarci nuovamente in un'emergenza estrema, anche a causa dei nostri comportamenti irresponsabili».