Covid-19, nella Bat 210 i contagi attualmente attivi
Otto i pazienti ricoverati in area non critica nell'ospedale di Bisceglie
giovedì 2 dicembre 2021
13.37
Nella provincia di Barletta-Andria-Trani attualmente i contagi attivi sono 210, una media che si mantiene sotto i livelli di preoccupazione. il virus circola ma di questi contagi 8 sono ricoverati in area medica nel Covid Hospital di Bisceglie. Lo dice ai cronisti il commissario straordinario della Asl Bt Alessandro Delle Donne a margine della conferenza stampa di inaugurazione della nuova sede dell'Arpa Puglia a Barletta.
Nella Bat di sfiora la percentuale del 90% delle vaccinazioni con prima e seconda dose e sono stati riaperti gli hub vaccinali per dare un nuovo impulso alla campagna soprattutto per le terze dosi. "Vogliamo garantire sicurezza alla comunità soprattutto in vista delle feste natalizie. Invito tutti a fare la terza dose rispettando i tempi previsti dalle norme e tutti gli scettici che non hanno ancora fatto la prima dose", è l'appello che lancia Delle Donne.
La Puglia, in generale, sta lentamente recuperando il ritardo accumulato nelle settimane precedenti nella somministrazione della terza dose, ma resta ancora al di sotto della media nazionale: è quanto rileva il report della fondazione Gimbe. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose in Puglia è del 26,2% della platea complessiva, mentre la media Italia è del 31,8% con picchi del 44,5% e 43% raggiunti rispettivamente da Molise e Piemonte. La Puglia è la quarta regione in Italia per copertura della popolazione con doppia dose: il 79,5% dei residenti ha completato il ciclo, contro una media nazionale del 77,1%. C'è poi un ulteriore 2,6% della popolazione pugliese che al momento risulta essere vaccinata solamente con prima dose.
Sul fronte del contagio, prosegue l'incremento dei nuovi casi in Puglia, ma l'avanzamento della pandemia resta contenuto rispetto al resto d'Italia. Secondo i dati forniti dalla fondazione Gimbe attraverso il suo monitoraggio settimanale, dal 24 al 30 novembre i contagi sono aumentati del 3,9% rispetto a sette giorni prima, la media nazionale invece è pari al 25,1%. I casi attualmente positivi per 100.000 abitanti sono saliti a 104, ma nel resto del Paese sono 326. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica, 5%, e in terapia intensiva, 4%, occupati da pazienti Covid-19.
Nella Bat di sfiora la percentuale del 90% delle vaccinazioni con prima e seconda dose e sono stati riaperti gli hub vaccinali per dare un nuovo impulso alla campagna soprattutto per le terze dosi. "Vogliamo garantire sicurezza alla comunità soprattutto in vista delle feste natalizie. Invito tutti a fare la terza dose rispettando i tempi previsti dalle norme e tutti gli scettici che non hanno ancora fatto la prima dose", è l'appello che lancia Delle Donne.
La Puglia, in generale, sta lentamente recuperando il ritardo accumulato nelle settimane precedenti nella somministrazione della terza dose, ma resta ancora al di sotto della media nazionale: è quanto rileva il report della fondazione Gimbe. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose in Puglia è del 26,2% della platea complessiva, mentre la media Italia è del 31,8% con picchi del 44,5% e 43% raggiunti rispettivamente da Molise e Piemonte. La Puglia è la quarta regione in Italia per copertura della popolazione con doppia dose: il 79,5% dei residenti ha completato il ciclo, contro una media nazionale del 77,1%. C'è poi un ulteriore 2,6% della popolazione pugliese che al momento risulta essere vaccinata solamente con prima dose.
Sul fronte del contagio, prosegue l'incremento dei nuovi casi in Puglia, ma l'avanzamento della pandemia resta contenuto rispetto al resto d'Italia. Secondo i dati forniti dalla fondazione Gimbe attraverso il suo monitoraggio settimanale, dal 24 al 30 novembre i contagi sono aumentati del 3,9% rispetto a sette giorni prima, la media nazionale invece è pari al 25,1%. I casi attualmente positivi per 100.000 abitanti sono saliti a 104, ma nel resto del Paese sono 326. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica, 5%, e in terapia intensiva, 4%, occupati da pazienti Covid-19.