Covid-19: “Il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”
Venditori ambulanti di frutta in giro per le strade di Andria senza adottare misure di prevenzione dal contagio
domenica 22 marzo 2020
"Il buon senso c'era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune". Estratta, come un cammeo, dal XXXII capitolo de "I promessi Sposi", quando Manzoni descrisse ampiamente quello che stava accadendo nel giugno del 1630, anno in cui la peste dilagò in Italia causando migliaia di morti.
Non si può certamente negare che la frase sopracitata conservi una sua inquietante attualità. Scelte incongrue dettate solo dal senso comune, continuano ad essere messe in pratica non solo dai cittadini ma anche dai venditori itineranti.
Infatti, come si evince dalla foto, venditori e consumatori senza indossare mascherine e guanti monouso e né tanto meno mantenere la distanza di sicurezza di un metro gli uni dagli altri, mercanteggiano frutta e verdura. Un'atteggiamento non in linea con la legge n.283 del 1962, "disciplina igienica della produzione e vendita di prodotti alimentari" e con le prescrizioni impartite dal Dpcm sul contrasto al Coronavirus.
Ancora una volta il buon senso viene tagliato fuori, messo da parte da quel senso comune che rischia di annichilirci, poi in un periodo particolarmente delicato per la nostra salute.
Pertanto, prima che queste inadempienze assumano proporzioni drammaticamente più ampie, auspichiamo in un tempestivo intervento da parte delle istituzioni per l'inosservanza di un ordine imposto dall'autorità per il contenimento del Covid-19.
Non si può certamente negare che la frase sopracitata conservi una sua inquietante attualità. Scelte incongrue dettate solo dal senso comune, continuano ad essere messe in pratica non solo dai cittadini ma anche dai venditori itineranti.
Infatti, come si evince dalla foto, venditori e consumatori senza indossare mascherine e guanti monouso e né tanto meno mantenere la distanza di sicurezza di un metro gli uni dagli altri, mercanteggiano frutta e verdura. Un'atteggiamento non in linea con la legge n.283 del 1962, "disciplina igienica della produzione e vendita di prodotti alimentari" e con le prescrizioni impartite dal Dpcm sul contrasto al Coronavirus.
Ancora una volta il buon senso viene tagliato fuori, messo da parte da quel senso comune che rischia di annichilirci, poi in un periodo particolarmente delicato per la nostra salute.
Pertanto, prima che queste inadempienze assumano proporzioni drammaticamente più ampie, auspichiamo in un tempestivo intervento da parte delle istituzioni per l'inosservanza di un ordine imposto dall'autorità per il contenimento del Covid-19.