Covid-19, Filcams Bat: «All’Eurospin mancanza di sicurezza per i lavoratori»

La segreteria provinciale ha più volte informato Prefettura e Asl. Prasti: «Siamo in attesa di risposte»

domenica 24 gennaio 2021
«All'Eurospin cassiere e commessi fanno anche le pulizie, sebbene nelle loro mansioni non rientri naturalmente l'adempimento di questi compiti. Parliamo di servizi igienici e anche di spogliatoi. Si contravviene, pertanto, non solo alle più elementari norme di igiene ma anche alla normativa contrattuale relativa alle funzioni degli addetti. Non solo, presso i punti vendita presenti nel territorio provinciale il servizio di portierato non viene svolto per tutto l'orario di apertura al pubblico, gli addetti alle casse dunque, in alcuni momenti della giornata, devono anche assicurare l'accesso contingentato dei clienti». Tina Prasti, segretaria generale della Filcams Cgil Bat ha già segnalato tutte queste violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, già denunciate dai sindacati anche a livello nazionale, alla Prefettura e allo Spesal della Bat.

«Non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. Abbiamo evidenziato anche il fatto che le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali già ad agosto dell'anno scorso avevano stigmatizzato, in una missiva inviata a tutte le Asl del territorio nazionale, la mancata disponibilità aziendale ad accogliere le istanze rappresentate in ordine alla costituzione del Comitato Covid-19. Siamo convinti che in questo momento di emergenza pandemica più che mai sia necessario garantire adeguate condizioni di sicurezza sui posti di lavoro, attraverso la condivisione di specifici protocolli aziendali e la costituzione di comitati per la sicurezza, con la partecipazione attiva di RSA e RLS e delle organizzazioni sindacali», aggiungono dalla segreteria provinciale della Filcams Cgil Bat.

«Per tutte queste ragioni, chiediamo ancora una volta ad Eurospin di adeguarsi alle normative vigenti e auspichiamo l'intervento della Prefettura e dello Spesal in relazione ai punti vendita della nostra provincia. Ora davvero siamo al punto che dopo quasi un anno dall'esplosione della pandemia non possiamo più accettare queste situazioni», conclude Prasti.