Covid-19, Emiliano: «Le regole ci sono ma vanno intensificati i controlli»
Il governatore: «Occhio a movida e spiagge, in autunno tornerà il contagio». Lopalco: «Serve responsabilità»
venerdì 7 agosto 2020
14.29
La Regione Puglia chiede ai prefetti e agli uffici territoriali di Governo di intensificare i controlli sul Covid-19 per attenuare la circolazione del virus, che in queste settimane è tornato a far crescere i contagi in Puglia e in tutta Italia.
Stamattina il vertice a Bari fra il presidente Michele Emiliano e i prefetti pugliesi. «Le regioni - chiarisce Emiliano - hanno stabilito tutte le regole per far funzionare il Paese dopo la riapertura, ma non abbiamo potere di controllo, che spetta ai sindaci, ai prefetti e ai questori. Quello di oggi è stato un briefing da cui è emerso che i controlli ci sono, sono efficaci, ma è necessario intensificarli. Soprattutto sulle spiagge libere, nelle zone dalla movida, su tutti quei luoghi dove non c'è un controllo specifico e dove non siamo in condizione di verificare se qualcuno abbia febbre o tosse, dove non abbiamo l'elenco di chi entra e di chi esce. Avere questi dati è l'elemento di prevenzione più importante. La Regione Puglia ha messo a disposizione tutte le risorse, anche economiche, per sostenere i comuni e le forze dell'ordine nell'esercitare tutti i controlli che noi non possiamo fare. Stiamo riesaminando tutte le esperienze della prima fase; la maggiore difficoltà la avremo dopo le vacanze, con la riapertura delle scuole. Da oggi dobbiamo fare in modo di isolare il virus. Abbiamo fatto una convenzione con le forze dell'ordine per aiutarci nelle indagini epidemiologiche, bloccando subito tutti i contatti stretti di chi è risultato positivo. In secondo luogo, abbiamo acquistato una macchina per fare 10mila tamponi, che possono diventare oltre 15mila al giorno in caso di bisogno. Da ultimo, abbiamo aperto una fabbrica di mascherine che potranno essere in caso di bisogno distribuite a forze dell'ordine, cittadini e sanitari. Questa fabbrica pubblica di mascherine è il maggiore elemento di sicurezza in vista della seconda ondata Covid a ottobre».
Pier Luigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force Coronavirus della Regione Puglia, spiega: «Dobbiamo convivere con il virus, che circola ancora. Lo stesso virus che all'inizio dell'anno ha creato una crisi importantissima. Oggi lo conosciamo, sappiamo come gestirlo e dobbiamo trasformare un'emergenza sanitaria nella normale gestione di un'epidemia. Siamo pronti a farlo; le regole ci sono, abbiamo regolamentato ogni attività. Sono migliaia i controlli che le forze dell'ordine hanno fatto. Il mio appello è a ristabilire una forte alleanza fra il cittadino pugliese responsabile e lo Stato, la sanità. Cerchiamo di stare distanti, di indossare la mascherina in presenza di altri e nei luoghi chiusi, laviamoci le mani e se abbiamo la febbre dobbiamo restare a casa. Abbiamo avuto importanti focolai provocati da persone che sono andate in giro a lavorare con la febbre; questo oggi non è ammissibile»·.
Il prefetto di Bari Antonella Bellomo dice: «I controlli non si sono mai fermati. Abbiamo dato atto che i controlli fatti dalle forze di polizia sono stati costanti, negli ultimi sei giorni solo a Bari ne sono stati eseguiti circa 6mila. Non è facile reprimere i comportamenti individuali quando c'è una percezione tra le persone di essere fuori dal periodo più difficile e, quindi, forse c'è anche da parte della popolazione l'esigenza di comprendere che dobbiamo ancora continuare a prestare tutte le cautele necessarie a convivere con questo virus ancora per un periodo di tempo probabilmente lungo. I problemi, indubbiamente, riguardano tutti i luoghi in cui, in questo periodo, si tende ad assembrarsi e a stare vicini»
Stamattina il vertice a Bari fra il presidente Michele Emiliano e i prefetti pugliesi. «Le regioni - chiarisce Emiliano - hanno stabilito tutte le regole per far funzionare il Paese dopo la riapertura, ma non abbiamo potere di controllo, che spetta ai sindaci, ai prefetti e ai questori. Quello di oggi è stato un briefing da cui è emerso che i controlli ci sono, sono efficaci, ma è necessario intensificarli. Soprattutto sulle spiagge libere, nelle zone dalla movida, su tutti quei luoghi dove non c'è un controllo specifico e dove non siamo in condizione di verificare se qualcuno abbia febbre o tosse, dove non abbiamo l'elenco di chi entra e di chi esce. Avere questi dati è l'elemento di prevenzione più importante. La Regione Puglia ha messo a disposizione tutte le risorse, anche economiche, per sostenere i comuni e le forze dell'ordine nell'esercitare tutti i controlli che noi non possiamo fare. Stiamo riesaminando tutte le esperienze della prima fase; la maggiore difficoltà la avremo dopo le vacanze, con la riapertura delle scuole. Da oggi dobbiamo fare in modo di isolare il virus. Abbiamo fatto una convenzione con le forze dell'ordine per aiutarci nelle indagini epidemiologiche, bloccando subito tutti i contatti stretti di chi è risultato positivo. In secondo luogo, abbiamo acquistato una macchina per fare 10mila tamponi, che possono diventare oltre 15mila al giorno in caso di bisogno. Da ultimo, abbiamo aperto una fabbrica di mascherine che potranno essere in caso di bisogno distribuite a forze dell'ordine, cittadini e sanitari. Questa fabbrica pubblica di mascherine è il maggiore elemento di sicurezza in vista della seconda ondata Covid a ottobre».
Pier Luigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force Coronavirus della Regione Puglia, spiega: «Dobbiamo convivere con il virus, che circola ancora. Lo stesso virus che all'inizio dell'anno ha creato una crisi importantissima. Oggi lo conosciamo, sappiamo come gestirlo e dobbiamo trasformare un'emergenza sanitaria nella normale gestione di un'epidemia. Siamo pronti a farlo; le regole ci sono, abbiamo regolamentato ogni attività. Sono migliaia i controlli che le forze dell'ordine hanno fatto. Il mio appello è a ristabilire una forte alleanza fra il cittadino pugliese responsabile e lo Stato, la sanità. Cerchiamo di stare distanti, di indossare la mascherina in presenza di altri e nei luoghi chiusi, laviamoci le mani e se abbiamo la febbre dobbiamo restare a casa. Abbiamo avuto importanti focolai provocati da persone che sono andate in giro a lavorare con la febbre; questo oggi non è ammissibile»·.
Il prefetto di Bari Antonella Bellomo dice: «I controlli non si sono mai fermati. Abbiamo dato atto che i controlli fatti dalle forze di polizia sono stati costanti, negli ultimi sei giorni solo a Bari ne sono stati eseguiti circa 6mila. Non è facile reprimere i comportamenti individuali quando c'è una percezione tra le persone di essere fuori dal periodo più difficile e, quindi, forse c'è anche da parte della popolazione l'esigenza di comprendere che dobbiamo ancora continuare a prestare tutte le cautele necessarie a convivere con questo virus ancora per un periodo di tempo probabilmente lungo. I problemi, indubbiamente, riguardano tutti i luoghi in cui, in questo periodo, si tende ad assembrarsi e a stare vicini»