Coronavirus, Vurchio: «Parrucchieri ed estetiste rispettino le norme come tutti»

La nota del segretario cittadino del Partito Democratico

mercoledì 1 aprile 2020
«Restare a casa non deve essere uno slogan ma un comportamento socialmente responsabile per tutelare la salute di tutti ed in particolare di coloro che sono in prima linea per contrastare l'epidemia da Coronavirus», commenta Giovanni Vurchio, segretario del Partito Democratico cittadino.

«Ed è per tale motivo che rivolgo un appello a tutti quei parrucchieri, barbieri ed estetiste che, pur avendo momentaneamente chiuso l'attività, non si scoraggiano e continuano a lavorare incuranti delle disposizioni in materia. A loro ricordo che dopo il DPCM dell'11 marzo i parrucchieri e le estetiste non possono svolgere l'attività in salone né a domicilio recandosi presso l'abitazione dei propri clienti. Possono rischiare di diventare mine vaganti nella società e possono infettare 5 volte di più di un normale paziente. Sono mestieri in cui il contatto è fondamentale pertanto la distanza di sicurezza, pur garantendo le norme igieniche, in studio come anche a casa, non è possibile rispettarla. Oltretutto, è una mancanza di rispetto nei confronti di quei colleghi che stanno rispettando le disposizioni governative.

Lo stesso appello va rivolto ai nostri concittadini affinché possano rispettare in modo assoluto le indicazioni che arrivano dal Governo e dalle Istituzioni locali. Appare pertanto indispensabile chiedere l'intervento del commissario prefettizio e di tutte le forze dell'ordine per vigilare con estrema attenzione e con l'applicazione di tutte quelle misure sanzionatorie - fino al rischio della sospensione della licenza - su questi possibili episodi che potrebbero colpire i soggetti più fragili della nostra comunità e vanificare il lavoro di chi, tutti i giorni, si batte per tutelare la salute pubblica», conclude Giovanni Vurchio.