Che succede se mio figlio ha la febbre? Come faccio a stare a casa dall'ufficio dopo il 24 settembre se ci sono sintomi riconducibili al Covid da parte di un congiunto? Chi farà i tamponi ai bambini sospetti contagiati? Tutta la classe sarà in quarantena in caso di un positivo?
Sono solo alcuni dei dubbi delle mamme alle prese con gli ultimi giorni di vacanza o i primi di lavoro, con in testa solo la riapertura delle scuole.
Dopo la pubblicazione delle linee guida dell'Istituto superiore di sanità sulla gestione dei casi Covid in classe, restano molti nodi da sciogliere. Intanto il ministro per la famiglia Elena Bonetti ha proposto congedi retribuiti e diritto allo smart working per i genitori in caso di malattia o della quarantena di un bambino. Bonus Baby sitter e congedi straordinari Covid finiscono il 31 agosto, mentre il diritto allo smart working per chi ha figli fino a 14 anni termina il 14 settembre.
Intanto partiranno in questi giorni anche in Puglia, sebbene in ritardo, i test sierologici per il personale scolastico dai docenti al personale Ata. I prelievi, che restano volontari, dovranno concludersi 7 giorni prima dell'inizio delle lezioni, in caso di positività, al massimo entro 48 ore andrà effettuato il tampone.
Resta un dubbio: chi e dove farli? Una circolare del ministero della Salute affida ai medici di famiglia il compito di effettuare il prelievo sui lavoratori della scuola che risultino tra i propri assistiti. Alcuni medici di famiglia però hanno timori a praticarli nei loro studi medici. Ludovico Abbaticchio presidente dello Smi, il sindacato medici italiani spiega al Sole 24ore: "Non vorremmo si replicasse quello che è successo negli ospedali o nelle Rsa. Non tutti gli studi medici sono strutturati in modo tale che siano sanificabili e lì dove ci fossero dei positivi, il medico dovrebbe stare in quarantena e lo studio conseguentemente rimarrebbe sarebbe paralizzato". Intanto da oggi parte un help desk per gli istituti scolastici, un servizio dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e si preannuncia già bollente. Infine i famosi banchi singoli. Anche qui regna il caos. Alcuni istituti ne hanno fatto richiesta altri distanzieranno quelli che hanno già. Alcune aule poi sono troppo piccole per ospitare tutti i bambini che quindi forse verranno redistribuiti in altri luoghi messi a disposizione anche da parte degli istituti religiosi. Le mascherine 6 ore? Forse basterà il distanziamento. Insomma chi vivrà vedrà, certamente i primi mesi saranno decisivi e serviranno per una migliore organizzazione "strada facendo".
Sono solo alcuni dei dubbi delle mamme alle prese con gli ultimi giorni di vacanza o i primi di lavoro, con in testa solo la riapertura delle scuole.
Dopo la pubblicazione delle linee guida dell'Istituto superiore di sanità sulla gestione dei casi Covid in classe, restano molti nodi da sciogliere. Intanto il ministro per la famiglia Elena Bonetti ha proposto congedi retribuiti e diritto allo smart working per i genitori in caso di malattia o della quarantena di un bambino. Bonus Baby sitter e congedi straordinari Covid finiscono il 31 agosto, mentre il diritto allo smart working per chi ha figli fino a 14 anni termina il 14 settembre.
Intanto partiranno in questi giorni anche in Puglia, sebbene in ritardo, i test sierologici per il personale scolastico dai docenti al personale Ata. I prelievi, che restano volontari, dovranno concludersi 7 giorni prima dell'inizio delle lezioni, in caso di positività, al massimo entro 48 ore andrà effettuato il tampone.
Resta un dubbio: chi e dove farli? Una circolare del ministero della Salute affida ai medici di famiglia il compito di effettuare il prelievo sui lavoratori della scuola che risultino tra i propri assistiti. Alcuni medici di famiglia però hanno timori a praticarli nei loro studi medici. Ludovico Abbaticchio presidente dello Smi, il sindacato medici italiani spiega al Sole 24ore: "Non vorremmo si replicasse quello che è successo negli ospedali o nelle Rsa. Non tutti gli studi medici sono strutturati in modo tale che siano sanificabili e lì dove ci fossero dei positivi, il medico dovrebbe stare in quarantena e lo studio conseguentemente rimarrebbe sarebbe paralizzato". Intanto da oggi parte un help desk per gli istituti scolastici, un servizio dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e si preannuncia già bollente. Infine i famosi banchi singoli. Anche qui regna il caos. Alcuni istituti ne hanno fatto richiesta altri distanzieranno quelli che hanno già. Alcune aule poi sono troppo piccole per ospitare tutti i bambini che quindi forse verranno redistribuiti in altri luoghi messi a disposizione anche da parte degli istituti religiosi. Le mascherine 6 ore? Forse basterà il distanziamento. Insomma chi vivrà vedrà, certamente i primi mesi saranno decisivi e serviranno per una migliore organizzazione "strada facendo".