Coronavirus: quando la libertà è anche economica!
Uno spunto di riflessione offerto da un nostro lettore: Antonio Piccolomo
domenica 5 aprile 2020
«Ho scritto queste riflessioni, pensando al particolare momento che stiamo vivendo ed in occasione della Settimana Santa, con la sua intrinseca valenza spirituale.
Per un attimo, mi sono immedesimato in tutte quelle persone che stanno vivendo un momento di enorme difficoltà economica. Ho considerato il ginepraio di iniziative scoordinate, tutte degne di nota e indiscutibilmente nobili: la "spesa sospesa", buoni spesa emergenza covid-19, Associazioni di Volontari che distribuiscono generi fondamentali, iniziative di Aziende del territorio, ecc.
Qualcuno si è chiesto quanti cittadini e quanti Italiani si sentano ulteriormente privati della propria dignità, nei confronti della famiglia, dei propri figli e della stessa comunità alla quale appartengono?
Cittadini che fino ad un mese fa conducevano vita sociale, potevano permettersi l'aperitivo o una pizza, regalavano ai propri bambini momenti di felicità con piccoli doni, adesso è TUTTO FINITO!!!.
La mia riflessione mira a dare un suggerimento propedeutico al mantenimento di una, sia pur minima, vita normale.
La libertà è anche economica!!!!!
Ritengo che, pensare di dare un assegno alle famiglie in difficoltà, invece del confuso modus operandi di questo momento, eviterebbe il senso di vergogna e disagio che ho potuto notare, qualche giorno fa, negli occhi, nelle espressioni delle persone che prendevano prodotti dai carrelli di alcuni supermercati, carelli che indicavano "spesa sospesa", quasi con fare furtivo, di mal celata disappunto. Lo spettacolo cui mio malgrado, ho assistito, mi ha fatto sprofondare in un senso di angoscia ed impotenza.
Sperando nella condivisione di questo mio pensiero profondo, rivolgo la mia solidarietà e una comprensione incondizionata a queste famiglie, che stanno vivendo un dramma sociale ed anche psicologico di notevole entità».
Per un attimo, mi sono immedesimato in tutte quelle persone che stanno vivendo un momento di enorme difficoltà economica. Ho considerato il ginepraio di iniziative scoordinate, tutte degne di nota e indiscutibilmente nobili: la "spesa sospesa", buoni spesa emergenza covid-19, Associazioni di Volontari che distribuiscono generi fondamentali, iniziative di Aziende del territorio, ecc.
Qualcuno si è chiesto quanti cittadini e quanti Italiani si sentano ulteriormente privati della propria dignità, nei confronti della famiglia, dei propri figli e della stessa comunità alla quale appartengono?
Cittadini che fino ad un mese fa conducevano vita sociale, potevano permettersi l'aperitivo o una pizza, regalavano ai propri bambini momenti di felicità con piccoli doni, adesso è TUTTO FINITO!!!.
La mia riflessione mira a dare un suggerimento propedeutico al mantenimento di una, sia pur minima, vita normale.
La libertà è anche economica!!!!!
Ritengo che, pensare di dare un assegno alle famiglie in difficoltà, invece del confuso modus operandi di questo momento, eviterebbe il senso di vergogna e disagio che ho potuto notare, qualche giorno fa, negli occhi, nelle espressioni delle persone che prendevano prodotti dai carrelli di alcuni supermercati, carelli che indicavano "spesa sospesa", quasi con fare furtivo, di mal celata disappunto. Lo spettacolo cui mio malgrado, ho assistito, mi ha fatto sprofondare in un senso di angoscia ed impotenza.
Sperando nella condivisione di questo mio pensiero profondo, rivolgo la mia solidarietà e una comprensione incondizionata a queste famiglie, che stanno vivendo un dramma sociale ed anche psicologico di notevole entità».