Coronavirus, il sindaco Bruno: «Ad Andria 157 casi. Precisazioni sugli orari per le attività commerciali»

Prima conferenza stampa del nuovo Primo Cittadino per un aggiornamento sull'emergenza Covid in città e nella provincia

venerdì 16 ottobre 2020 19.12
A cura di Antonio D'Oria
Prima conferenza stampa del sindaco Giovanna Bruno con novità sull'emergenza Covid per quanto riguarda le attività commerciali e il numero di positivi nella città di Andria: secondo quanto riferito dal Primo Cittadino i casi nella città federiciana sono 157, dato fermo alla giornata di ieri mentre l'aggiornamento per oggi arriverà in serata.

In secondo luogo, a seguito di un incontro svoltosi ieri (non in presenza) con il Prefetto Maurizio Valiante, il Direttore Generale della Asl Bt Alessandro Delle Donne, il Capo Dipartimento dott. Riccardo Matera e i sindaci della provincia Bat per un aggiornamento sull'emergenza Covid e un allineamento sul DPCM, è stata stabilita un'ordinanza sindacale -non ancora emessa- volta a completare alcuni aspetti del Decreto del Governo. Per gli esercizi h24, anzichè alle 21 la chiusura sarà anticipata alle ore 20 in assenza di gestore. Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle ore 24 con possibilità di consumo al tavolo, mentre in assenza dello stesso la chiusura dell'esercizio viene anticipata alle ore 21. Possibile effettuare anche il servizio d'asporto a patto che la consumazione non avvenga al banco e nelle vicinanze dell'attività commerciale.

«Il mio invito è al rigore assoluto in ogni sua forma, - ha sottolineato il sindaco Bruno - siamo in una condizione d'emergenza che preoccupa dal punto di vista numerico. Il DPCM va nella direzione di recuperare il senso civico e il rispetto delle regole con limitazioni non troppo stringenti. Il mondo scuola, che per molti poteva rappresentare un problema, sta funzionando con un rigoroso rispetto delle norme, ma tutto ciò che accade nella socialità preoccupa in relazione all'aumento dei contagi. Su indicazione del Prefetto è stato chiesto ai sindaci di coordinare l'attività delle Forze dell'Ordine, utilizzando dapprima l'ammonimento e solo in un secondo momento la sanzione».
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