Coronavirus, Conte pensa al rilancio: cosa prevede il nuovo decreto?
Il testo potrà essere modificato dal Parlamento
giovedì 14 maggio 2020
Una conferenza stampa in diretta web e televisiva, nella serata di martedì 13 maggio, al termine del Consiglio dei ministri. Questa la modalità scelta, ancora una volta, dal premier Giuseppe Conte per presentare i provvedimenti assunti dal suo Governo in capo all'emergenza sanitaria ancora in corso.
«C'è una comunità in sofferenza, e questa è la manovra per fronteggiare questa fase dell'emergenza. Contiene premesse affinché questa fase sia l'inizio di una ripresa. Ce l'abbiamo messa tutta potenziando le misure» ha affermato il primo ministro illustrando i contenuti salienti del Decreto rilancio, la cui portata complessiva è stata stimata in 55 miliardi di euro.
Gli annunci riguardano forme di supporto per lavoratori autonomi, Partite Iva, dipendenti, disoccupati, famiglie. Tra gli interventi, un reddito di emergenza (da 400 a 800 euro) per fasce della popolazione bisognose che non superino i 15 mila euro annui di reddito; 25.6 miliardi per i lavoratori fra cassa integrazione e bonus autonomi; beneficio dei 600 euro per gli autonomi potenziato fino a mille euro; sostegno al pagamento per gli affitti; sussidi a fondo perduto e forme di ricapitalizzazione per le aziende più grandi; tagli alle tasse e rinvio dei pagamenti dovuti a settembre; bonus baby sitter fino a 1200 euro per chi non lo ha ancora usato e fruibile anche per i centri estivi; rinnovo dei congedi parentali; incremento del fondo per le non autosufficienze e del fondo per le disabilità gravi. Prevista anche l'istituzione di un fondo per le strutture semi-residenziali per le persone con disabilità.
Il decreto conterrà anche la possibilità di un super-bonus casa per ridare linfa al settore edilizio; annunciati fondi per la scuola (un miliardo e 250 milioni), al fine di permettere un rientro a settembre in sicurezza e consentire lo svolgimento degli esami di maturità in presenza. In arrivo anche un'ulteriore stabilizzazione del corpo docente (16 mila unità) mentre 1 miliardo e 400 milioni di euro consentiranno l'inclusione di 4 mila nuovi ricercatori nel sistema universitario.
Il Governo ha stabilito un fondo per le vacanze fino a 500 euro da spendere nel 2020, a disposizione delle famiglie con Isee inferiore a 40 mila euro, un fondo strategico per il turismo di 150 milioni e un importo di 20 milioni per la promozione del turismo in Italia.
Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico senza pagare la Tosap; prevista un'indennità di 600 euro per aprile e maggio riservata gli iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo e ulteriori fondi per la cultura con 50 milioni di euro per il 2020.
«I ritardi nei pagamenti registrati finora sono dovuti a procedure farraginose pensate non per un periodo di emergenza, stiamo lavorando e confidiamo di recuperare il tempo perduto» ha spiegato Giuseppe Conte, secondo il quale sarebbe già stato pagato circa l'85% delle casse integrazioni e guadagni e circa l'80% dei bonus per i lavoratori autonomi.
Teresa Bellanova, ministro pugliese dell'agricoltura presente alla conferenza stampa in rappresentanza di Italia Viva (oltre a Gualtieri del Pd, Patuanelli del Movimento 5 Stelle e Speranza di Liberi e uguali) ha annunciato in lacrime un punto definito «fondamentale per la mia storia personale», vale a dire «l'emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli sfruttati non saranno più invisibili», ha aggiunto, facendo riferimento anche alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri. «Lo Stato oggi dimostra di essere più forte del caporalato» ha dichiarato.
Il Decreto rilancio dovrà ora passare il vaglio parlamentare e potrà essere emendato con ulteriori modifiche.
«C'è una comunità in sofferenza, e questa è la manovra per fronteggiare questa fase dell'emergenza. Contiene premesse affinché questa fase sia l'inizio di una ripresa. Ce l'abbiamo messa tutta potenziando le misure» ha affermato il primo ministro illustrando i contenuti salienti del Decreto rilancio, la cui portata complessiva è stata stimata in 55 miliardi di euro.
Gli annunci riguardano forme di supporto per lavoratori autonomi, Partite Iva, dipendenti, disoccupati, famiglie. Tra gli interventi, un reddito di emergenza (da 400 a 800 euro) per fasce della popolazione bisognose che non superino i 15 mila euro annui di reddito; 25.6 miliardi per i lavoratori fra cassa integrazione e bonus autonomi; beneficio dei 600 euro per gli autonomi potenziato fino a mille euro; sostegno al pagamento per gli affitti; sussidi a fondo perduto e forme di ricapitalizzazione per le aziende più grandi; tagli alle tasse e rinvio dei pagamenti dovuti a settembre; bonus baby sitter fino a 1200 euro per chi non lo ha ancora usato e fruibile anche per i centri estivi; rinnovo dei congedi parentali; incremento del fondo per le non autosufficienze e del fondo per le disabilità gravi. Prevista anche l'istituzione di un fondo per le strutture semi-residenziali per le persone con disabilità.
Il decreto conterrà anche la possibilità di un super-bonus casa per ridare linfa al settore edilizio; annunciati fondi per la scuola (un miliardo e 250 milioni), al fine di permettere un rientro a settembre in sicurezza e consentire lo svolgimento degli esami di maturità in presenza. In arrivo anche un'ulteriore stabilizzazione del corpo docente (16 mila unità) mentre 1 miliardo e 400 milioni di euro consentiranno l'inclusione di 4 mila nuovi ricercatori nel sistema universitario.
Il Governo ha stabilito un fondo per le vacanze fino a 500 euro da spendere nel 2020, a disposizione delle famiglie con Isee inferiore a 40 mila euro, un fondo strategico per il turismo di 150 milioni e un importo di 20 milioni per la promozione del turismo in Italia.
Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico senza pagare la Tosap; prevista un'indennità di 600 euro per aprile e maggio riservata gli iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo e ulteriori fondi per la cultura con 50 milioni di euro per il 2020.
«I ritardi nei pagamenti registrati finora sono dovuti a procedure farraginose pensate non per un periodo di emergenza, stiamo lavorando e confidiamo di recuperare il tempo perduto» ha spiegato Giuseppe Conte, secondo il quale sarebbe già stato pagato circa l'85% delle casse integrazioni e guadagni e circa l'80% dei bonus per i lavoratori autonomi.
Teresa Bellanova, ministro pugliese dell'agricoltura presente alla conferenza stampa in rappresentanza di Italia Viva (oltre a Gualtieri del Pd, Patuanelli del Movimento 5 Stelle e Speranza di Liberi e uguali) ha annunciato in lacrime un punto definito «fondamentale per la mia storia personale», vale a dire «l'emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli sfruttati non saranno più invisibili», ha aggiunto, facendo riferimento anche alla regolarizzazione dei lavoratori stranieri. «Lo Stato oggi dimostra di essere più forte del caporalato» ha dichiarato.
Il Decreto rilancio dovrà ora passare il vaglio parlamentare e potrà essere emendato con ulteriori modifiche.