Coronavirus, ancora un decesso all'ospedale "Vittorio Emanuele II"
Ma ci sono anche altri 4 dimessi. Lo ha comunicato l'Asl, per 6 dimissibili si attende a breve il via libera
mercoledì 22 aprile 2020
14.15
I contagi aumentano lentamente, 3 nuovi casi nelle ultime 24 ore nella Bat per un totale di 338 positivi al coronavirus. Stessa cosa non può dirsi dei decessi, 11 quelli registrati nell'ultimo bollettino epidemiologico anche se dalla Regione precisano che si tratta di un dato frutto della somma di decessi che sono avvenuti anche dei giorni scorsi e che non erano stati ancora riportati.
E purtroppo oggi sale ancora il numero di chi non ce l'ha fatta: sono 21 le persone che dall'inizio dell'epidemia sono decedute nell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie. Ieri erano 20. Il dato, aggiornato alle ore 13 di mercoledì 22 aprile da una nota dell'Asl Bt.
Scende infatti da otto a sette il numero di degenti dell'unità operativa di rianimazione mentre sono sempre 25 i pazienti in malattie infettive, 3 quelli in osservazione breve intensiva all'interno del pronto soccorso.
Per fortuna, però, aumenta anche il numero dei pazienti dimessi: 25 finora, 4 in più rispetto all'aggiornamento del 21 aprile, cui bisogna aggiungere altri 6 dimissibili per i quali si attende a breve il via libera a tornare a casa dai loro cari.
E purtroppo oggi sale ancora il numero di chi non ce l'ha fatta: sono 21 le persone che dall'inizio dell'epidemia sono decedute nell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie. Ieri erano 20. Il dato, aggiornato alle ore 13 di mercoledì 22 aprile da una nota dell'Asl Bt.
Scende infatti da otto a sette il numero di degenti dell'unità operativa di rianimazione mentre sono sempre 25 i pazienti in malattie infettive, 3 quelli in osservazione breve intensiva all'interno del pronto soccorso.
Per fortuna, però, aumenta anche il numero dei pazienti dimessi: 25 finora, 4 in più rispetto all'aggiornamento del 21 aprile, cui bisogna aggiungere altri 6 dimissibili per i quali si attende a breve il via libera a tornare a casa dai loro cari.