«Coperte e candele»: necessità primarie per combattere il freddo
Appello di Don Geremia Acri, di «Casa Accoglienza» di Andria ai concittadini. In tanti, andriesi e non, si rivolgono a «Santa Maria Goretti» per un pasto o un riparo
venerdì 30 novembre 2012
10.19
C'è bisogno di coperte e candele per combattere il freddo: è questo l'appello che Don Geremia Acri responsabile della Casa di Accoglienza «Santa Maria Goretti», lancia agli andriesi: «Rivolgo ancora, a nome della Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" e dell'Ufficio delle Migrazioni della Diocesi di Andria, a tutti gli Uomini e le Donne di buona volontà e a quanti desiderano essere solidali un accorato appello a donare coperte e candele. Il freddo è alle porte: molte persone vivono senza i beni necessari, pochi vivono del superfluo. Molti migranti vivono nelle campagne alla periferia della Città, complice anche il lavoro stagionale di raccolta delle olive: chi è fortunato trova un alloggio di fortuna e dimora in un vecchio casolare abbandonato e diroccato con parvenza di casa; altri sotto gli alberi di ulivo, alberi che al mattino sono scossi dalle loro mani per raccogliere le olive e la sera diventano riparo per la notte e la pioggia. Altri trovano riparo negli angoli di qualche vecchio palazzo della città o altro di simile, altri ancora in qualche stanza presa in affitto dove convivono quindici o venti persone.
Tanti di loro si rivolgono a casa Accoglienza per avere coperte e indumenti puliti e caldi. Non solo stranieri immigrati: la vera emergenza è data dal numero sempre crescente di italiani (andriesi) che chiedono aiuto concreto. In vista del peggioramento delle condizioni climatiche, è necessario che la Casa di Accoglienza abbia materiale sufficiente per fronteggiare tutte le richieste che fin d'ora si stanno moltiplicando e che non possono essere soddisfatte perché i beni richiesti si stanno esaurendo. Facciamo appello a chiunque voglia darci una mano. Servono coperte in buono stato, pulite; delle candele e capi di abbigliamento invernale, soprattutto scarpe e giubbotti"».
Tanti di loro si rivolgono a casa Accoglienza per avere coperte e indumenti puliti e caldi. Non solo stranieri immigrati: la vera emergenza è data dal numero sempre crescente di italiani (andriesi) che chiedono aiuto concreto. In vista del peggioramento delle condizioni climatiche, è necessario che la Casa di Accoglienza abbia materiale sufficiente per fronteggiare tutte le richieste che fin d'ora si stanno moltiplicando e che non possono essere soddisfatte perché i beni richiesti si stanno esaurendo. Facciamo appello a chiunque voglia darci una mano. Servono coperte in buono stato, pulite; delle candele e capi di abbigliamento invernale, soprattutto scarpe e giubbotti"».