Convertini: «Questa Italia non ci piace, ma chiedo scusa agli andriesi»
Uno dei coordinatori nazionali del Comitato 9 dicembre ieri ad Andria per mediare
mercoledì 11 dicembre 2013
9.38
«Siamo ridotti alla fame e noi del coordinamento nazionale siamo solo dei cittadini che ad un certo punto hanno deciso di ribellarsi dopo tanta sofferenza». Sono queste le prime parole di Giuseppe Convertini del Coordinamento nazionale del Comitato 9 dicembre, giunto ieri ad Andria per cercare di trovare una mediazione rispetto alle proteste divenute ancor più dure in città. I disagi, infatti, sono moltissimi ed interessano poco il resto della Provincia.
Per la Città di Andria, invece, restano valide le ragioni della manifestazione ma resta anche valida la necessità di tutelare la libertà di adesione: «I partiti non valgono assolutamente niente perchè alla fine quando giungono a Roma cercano di fare solo i loro interessi - dice Giuseppe Convertini - Noi stiamo cercando una soluzione: questa Italia non ci piace e vogliamo cambiarla. Tuttavia queste forme di protesta possono avere dei retrogusti amari e proprio qui ad Andria c'è una grossa fetta di popolazione che si è lamentata per alcuni episodi ed ovviamente chiedo scusa a tutti i cittadini per quello che è successo perchè se ci sono stati degli inconvenienti e dei soprusi. Noi non volevamo che accadessero queste cose».
Ora la protesta avrà sviluppi ancora imprevedibili seppur con la promessa di giungere direttamente a Roma per portare le proprie istanze: «Noi come coordinamento nazionale non abbiamo mai detto cosa fare, noi individuamo i coordinatori cittadini e loro decidono cosa fare. Forse la chiusura totale dei negozi crea molti disagi ma noi cercheremo una mediazione per far si che la protesta vada avanti e non si perda il consenso della popolazione».
Per la Città di Andria, invece, restano valide le ragioni della manifestazione ma resta anche valida la necessità di tutelare la libertà di adesione: «I partiti non valgono assolutamente niente perchè alla fine quando giungono a Roma cercano di fare solo i loro interessi - dice Giuseppe Convertini - Noi stiamo cercando una soluzione: questa Italia non ci piace e vogliamo cambiarla. Tuttavia queste forme di protesta possono avere dei retrogusti amari e proprio qui ad Andria c'è una grossa fetta di popolazione che si è lamentata per alcuni episodi ed ovviamente chiedo scusa a tutti i cittadini per quello che è successo perchè se ci sono stati degli inconvenienti e dei soprusi. Noi non volevamo che accadessero queste cose».
Ora la protesta avrà sviluppi ancora imprevedibili seppur con la promessa di giungere direttamente a Roma per portare le proprie istanze: «Noi come coordinamento nazionale non abbiamo mai detto cosa fare, noi individuamo i coordinatori cittadini e loro decidono cosa fare. Forse la chiusura totale dei negozi crea molti disagi ma noi cercheremo una mediazione per far si che la protesta vada avanti e non si perda il consenso della popolazione».