Conversazioni su Regeni e Zaki alla Biblioteca Comunale di Andria con Gianni Cuperlo
Appuntamento questa mattina alle ore 12:30 con alcuni giovani delle scuole superiori
venerdì 5 novembre 2021
Gianni Cuperlo, Presidente della Fondazione "Costituente" e il Sindaco, Giovanna Bruno, incontreranno domani, 5 novembre, alle ore 12.30, i giovani delle scuole superiori andriesi per discutere insieme dei temi legati alla condizione giovanile al tempo del Covid e dei casi di Giulio Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto e di Patrick Zaki, lo studente universitario iscritto a Bologna e da tempo in carcere, sempre in Egitto, per la sua lotta per i diritti di libertà di parola.
L'incontro con Cuperlo si terrà non per caso nella Biblioteca Comunale dove, nella saletta dedicata a Farinelli, vi sono tuttora alcune installazioni a grandezza d'uomo sulla figura di Zaki. Cuperlo, esponente politico di primissimo piano della sinistra italiana, è ad Andria nella veste di esperto in sociologia della comunicazione che è stato docente universitario in Comunicazione Pubblica all'Ateneo di Teramo, e soprattutto nel ruolo di Presidente della Fondazione Costituente che lui stesso definisce come «una fondazione di tutti, non di una parte, e che si chiama Costituente perché già il nome vuol dare un segno di apertura anche alle piazze e ai movimenti di questi tempi. Fa formazione, vive nelle città, perché non serve una struttura chiusa nei riti romani. Il profilo della Fondazione è federalista coinvolgendo nomi autorevoli, ma soprattutto una rete di laboratori e reclutando competenze sparse».
L'incontro con Cuperlo si terrà non per caso nella Biblioteca Comunale dove, nella saletta dedicata a Farinelli, vi sono tuttora alcune installazioni a grandezza d'uomo sulla figura di Zaki. Cuperlo, esponente politico di primissimo piano della sinistra italiana, è ad Andria nella veste di esperto in sociologia della comunicazione che è stato docente universitario in Comunicazione Pubblica all'Ateneo di Teramo, e soprattutto nel ruolo di Presidente della Fondazione Costituente che lui stesso definisce come «una fondazione di tutti, non di una parte, e che si chiama Costituente perché già il nome vuol dare un segno di apertura anche alle piazze e ai movimenti di questi tempi. Fa formazione, vive nelle città, perché non serve una struttura chiusa nei riti romani. Il profilo della Fondazione è federalista coinvolgendo nomi autorevoli, ma soprattutto una rete di laboratori e reclutando competenze sparse».