Contratto per l’olio Made in Italy: un primo passo per assicurare la diffusione dell'olio d'oliva italiano al 100%

Intesa sottoscritta dalle 3 OP PugliaOlive, APPO e Olearia Aipo, aderenti ad UNAPROL

venerdì 26 novembre 2021 12.12
Al via il contratto per l'olio Made in Italy per un quantitativo di 2 milioni di chili, il primo passo di una collaborazione che ha l'obiettivo di assicurare la sicurezza e le diffusione dell'olio italiano al 100%, stabilizzando le condizioni economiche della vendita. L'intesa è stata sottoscritta dalle 3 OP PugliaOlive, APPO e Olearia Aipo, aderenti ad UNAPROL, con Chiara Coricelli, amministratore della Pietro Coricelli SPA, alla presenza del presidente di Federolio, Francesco Tabano e del direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, in occasione della giornata mondiale degli ulivi, proclamata dall'Unesco, festeggiata il 26 novembre in tutto il mondo.

Il contratto partirà con la campagna olivicola in corso e avrà durata triennale proprio per garantire la stabilità e la sostenibilità economica degli imprenditori agricoli che prendono parte al contratto attraverso l'adesione alle Organizzazioni di Produttori. E' prevista, infatti, per la produzione e la tracciabilità di filiera una maggiorazione del prezzo anche in base a precisi parametri qualitativi. Si tratta – aggiunge Coldiretti Puglia – di uno degli accordi rientranti nella strategia economica di Coldiretti, PugliaOlive e UNAPROL per dare un percorso di futuro e stabilità agli olivicoltori e ai frantoiani pugliesi. La riconoscibilità sul mercato del prodotto commercializzato in virtù di quest'accordo sarà garantita dalla presenza del Marchio "Firmato dagli agricoltori italiani", che rappresenta una garanzia per il consumatore sia per la tracciabilità del prodotto quale 100% italiano, sia per l'adeguata remunerazione agli olivicoltori della materia prima fornita.

L'ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia. L'olivicoltura pugliese è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d'Italia – ricorda Coldiretti Puglia - con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l'8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.

La coltivazione dell'olivo è la più estesa del territorio regionale (64% della superficie agricola utilizzata regionale) ed interessa ben 148.127 aziende (43% del totale). Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall'emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari.

L'obiettivo prioritario è riunire le imprese olivicole pugliesi per dare un futuro al settore e difenderlo – asserisce Coldiretti Puglia - dai violenti attacchi delle multinazionali che acquisiscono marchi tricolori per sfruttarne l'immagine sui mercati nazionali e internazionali e dare una parvenza di italianità alla produzioni straniere con l'inganno, anche attraverso irrilevanti e fumosi accordi.
Al via il contratto per l'olio Made in Italy per un quantitativo di 2 milioni di chili, il primo passo di una collaborazione che ha l'obiettivo di assicurare la sicurezza e le diffusione dell'olio italiano al 100%, stabilizzando le condizioni economiche della vendita. L'intesa è stata sottoscritta dalle 3 OP PugliaOlive, APPO e Olearia Aipo, aderenti ad UNAPROL, con Chiara Coricelli, amministratore della Pietro Coricelli SPA, alla presenza del presidente di Federolio, Francesco Tabano e del direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, in occasione della giornata mondiale degli ulivi, proclamata dall'Unesco, festeggiata il 26 novembre in tutto il mondo.

Il contratto partirà con la campagna olivicola in corso e avrà durata triennale proprio per garantire la stabilità e la sostenibilità economica degli imprenditori agricoli che prendono parte al contratto attraverso l'adesione alle Organizzazioni di Produttori. E' prevista, infatti, per la produzione e la tracciabilità di filiera una maggiorazione del prezzo anche in base a precisi parametri qualitativi. Si tratta – aggiunge Coldiretti Puglia – di uno degli accordi rientranti nella strategia economica di Coldiretti, PugliaOlive e UNAPROL per dare un percorso di futuro e stabilità agli olivicoltori e ai frantoiani pugliesi. La riconoscibilità sul mercato del prodotto commercializzato in virtù di quest'accordo sarà garantita dalla presenza del Marchio "Firmato dagli agricoltori italiani", che rappresenta una garanzia per il consumatore sia per la tracciabilità del prodotto quale 100% italiano, sia per l'adeguata remunerazione agli olivicoltori della materia prima fornita.

L'ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia. L'olivicoltura pugliese è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d'Italia – ricorda Coldiretti Puglia - con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l'8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.

La coltivazione dell'olivo è la più estesa del territorio regionale (64% della superficie agricola utilizzata regionale) ed interessa ben 148.127 aziende (43% del totale). Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall'emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari.

L'obiettivo prioritario è riunire le imprese olivicole pugliesi per dare un futuro al settore e difenderlo – asserisce Coldiretti Puglia - dai violenti attacchi delle multinazionali che acquisiscono marchi tricolori per sfruttarne l'immagine sui mercati nazionali e internazionali e dare una parvenza di italianità alla produzioni straniere con l'inganno, anche attraverso irrilevanti e fumosi accordi.