Contrasti tra gruppi criminali: i Carabinieri di Andria arrestano pregiudicato per tentato omicidio
Compiute attività tecniche, servizi di osservazione ed analisi degli elementi che sono emersi dalle investigazioni
giovedì 5 marzo 2020
15.27
Brillante operazione quella compiuta nei giorni scorsi dai Carabinieri di Andria nella guerra tra gruppi criminali in atto nella nostra città.
I militari agli ordini del Capitano Domenico Montalto, hanno arrestato per il reato di tentato omicidio aggravato, il pregiudicato andriese Giuseppe Granata 49 enne attinto da una ordinanza cautelare, emessa dal Tribunale del Riesame di Bari, a seguito di Appello presentato dal P.M. della Procura della Repubblica di Trani titolare dell'indagine, in quanto ritenuto responsabile del tentato omicidio di Vincenzo Pistillo, 49enne (fratello dei germani Michele e Francesco) intraneo all'organizzazione mafiosa denominata "clan Pistillo" egemone nel quartiere San Valentino di Andria, avvenuto il 12 luglio 2018.
Le indagini condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Andria, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, attraverso attività tecniche, servizi di osservazione ed analisi degli elementi che sono emersi dalle investigazioni, permettevano di ricondurre quel grave fatto di sangue a Giuseppe Granata, il quale, nel tardo pomeriggio del 12 luglio 2018, dopo aver pedinato la vittima nel rione San Valentino, lo aggrediva accoltellandolo in più punti dell'addome, provocandogli gravi ferite da lacerazione. La vittima prontamente soccorsa veniva trasportata in ospedale dove veniva giudicata in "prognosi riservata".
Le investigazioni permettevano di ricondurre quell'azione, verosimilmente alle continue prepotenze attuate da Pistillo Vincenzo nei confronti del Granata e della sua famiglia, che riacutizzavano vecchi rancori, in realtà mai sopiti, riconducibili all'omicidio di Leonardo Granata, 30enne (fratello dell'indagato) avvenuto il 28 dicembre 1999 ad opera di Michele Pistillo (fratello di Vincenzo). Come si ricorderà il 28 dicembre 1999, verso le ore 21.35, in Andria, nel bar "Il Caffè ", collocato nel Viale Pietro Nenni, vennero uccisi in un efferato agguato i pregiudicati Leonardo Granata e Giacinto Capogna, quest'ultimo ritenuto vicino al clan Pastore. Il Capogna venne attinto da colpi d'arma da fuoco al volto, mentre il Granata venne colpito in zona toracica. Dalle prime indagini, emerse che il movente del fatto delittuoso fosse da ricercare nella "guerra di mala" in atto tra i clan Pastore/Pistillo, per il predominio sul territorio di Andria ed il controllo delle attività illecite, collegandolo quale ritorsione al precedente fatto di sangue (omicidio di Pistillo Benito fratello di Vincenzo ad opera di esponenti del clan Pastore). Per quei fatti si accertarono le responsabilità di Michele Pistillo (fratello di Vincenzo) che venne condannato alla pena di anni 26 di reclusione.
Granata Giuseppe si trova ora detenuto, per ragioni di sicurezza collegate ad eventuali ritorsioni, presso una Casa Circondariale fuori Regione.
I militari agli ordini del Capitano Domenico Montalto, hanno arrestato per il reato di tentato omicidio aggravato, il pregiudicato andriese Giuseppe Granata 49 enne attinto da una ordinanza cautelare, emessa dal Tribunale del Riesame di Bari, a seguito di Appello presentato dal P.M. della Procura della Repubblica di Trani titolare dell'indagine, in quanto ritenuto responsabile del tentato omicidio di Vincenzo Pistillo, 49enne (fratello dei germani Michele e Francesco) intraneo all'organizzazione mafiosa denominata "clan Pistillo" egemone nel quartiere San Valentino di Andria, avvenuto il 12 luglio 2018.
Le indagini condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Andria, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, attraverso attività tecniche, servizi di osservazione ed analisi degli elementi che sono emersi dalle investigazioni, permettevano di ricondurre quel grave fatto di sangue a Giuseppe Granata, il quale, nel tardo pomeriggio del 12 luglio 2018, dopo aver pedinato la vittima nel rione San Valentino, lo aggrediva accoltellandolo in più punti dell'addome, provocandogli gravi ferite da lacerazione. La vittima prontamente soccorsa veniva trasportata in ospedale dove veniva giudicata in "prognosi riservata".
Le investigazioni permettevano di ricondurre quell'azione, verosimilmente alle continue prepotenze attuate da Pistillo Vincenzo nei confronti del Granata e della sua famiglia, che riacutizzavano vecchi rancori, in realtà mai sopiti, riconducibili all'omicidio di Leonardo Granata, 30enne (fratello dell'indagato) avvenuto il 28 dicembre 1999 ad opera di Michele Pistillo (fratello di Vincenzo). Come si ricorderà il 28 dicembre 1999, verso le ore 21.35, in Andria, nel bar "Il Caffè ", collocato nel Viale Pietro Nenni, vennero uccisi in un efferato agguato i pregiudicati Leonardo Granata e Giacinto Capogna, quest'ultimo ritenuto vicino al clan Pastore. Il Capogna venne attinto da colpi d'arma da fuoco al volto, mentre il Granata venne colpito in zona toracica. Dalle prime indagini, emerse che il movente del fatto delittuoso fosse da ricercare nella "guerra di mala" in atto tra i clan Pastore/Pistillo, per il predominio sul territorio di Andria ed il controllo delle attività illecite, collegandolo quale ritorsione al precedente fatto di sangue (omicidio di Pistillo Benito fratello di Vincenzo ad opera di esponenti del clan Pastore). Per quei fatti si accertarono le responsabilità di Michele Pistillo (fratello di Vincenzo) che venne condannato alla pena di anni 26 di reclusione.
Granata Giuseppe si trova ora detenuto, per ragioni di sicurezza collegate ad eventuali ritorsioni, presso una Casa Circondariale fuori Regione.