Contrada San Leonardo, l'Enel interviene entro il 24 febbraio
Medici: «Tanti furti di rame, sostituiamo i cavi con l'alluminio»
sabato 21 febbraio 2015
Una situazione di grande rilievo sociale: il furto di cavi di rame nelle campagne andriesi e non solo. Una settimana fa la denuncia di diversi agricoltori e residenti di Contrada San Leonardo ad Andria (Articolo 14 febbraio 2015) per la mancanza di elettricità nella zona a partire dal 4 febbraio scorso giorno nel quale vi è stato un grosso furto di cavi per un totale di oltre 1000 metri. La denuncia per segnalare oltre al blocco sostanziale delle attività lavorative anche la facile esposizione a furti di ogni genere all'interno di ville, masserie ed aziende agricole vista l'impossibilità di avere mezzi di protezione quali telecamere ed allarmi. Due i tentativi di furto già denunciati in quei giorni. Nel corso di questa settimana, invece, il furto è andato a buon fine all'interno di una delle aziende agricole della contrada con un danno economico ingente di diverse migliaia di euro e l'asportazione di uno specifico serbatoio per gasolio oltre a circa 3 quintali del prezioso carburante e diversi attrezzi.
Tutto denunciato alle forze dell'ordine che proseguono nella difficile opera di contrasto a questo fenomeno, complesso da monitorare vista la vastità del territorio e la rapidità con la quale si muovono i malviventi. L'ENEL, ditta che distribuisce l'energia elettrica, deve naturalmente fronteggiare i continui furti e gli interventi, purtroppo, variano nel tempo visti i continui danni subiti. A raccontarci quanto complessa sia la situazione non solo per i residenti e gli agricoltori ma anche per la ditta distributrice, è Ivano Medici responsabili delle relazioni esterne per la Puglia e la Basilicata: «Si lavora su tanti furti contemporaneamente con tantissimi tecnici che senza sosta stanno operando in diversi punti del territorio - ci dice Medici - questo era un fenomeno prettamente del foggiano ma ora anche il territorio di Andria e del nord barese è interessato da una crescente attenzione verso i cavi di rame ed i trasformatori». Trasformatori che sono un doppio danno per la stessa ENEL: «Il primo danno è quello materiale del dover ripristinare il trasformatore - ci dice Ivano Medici - il secondo è quello dello smaltimento del residuo».
All'orizzonte, tuttavia, l'unica soluzione sembra esser quella di continuare la collaborazione con le forze dell'ordine e sostituire i cavi di rame con quelli di alluminio: «Entro l'inizio della prossima settimana, presumibilmente entro il 24 febbraio come data indicativa - ha ribadito Medici - saremo in grado di rifornire nuovamente di elettricità l'intera contrada considerato che abbiamo affidato i lavori ad una ditta esterna che li sta eseguendo in questi giorni. I danni sono sempre differenti, purtroppo ci vuole una mezz'ora per rubare molti metri di cavo e diversi giorni per ripristinare tutto considerato anche che spesso vengono danneggiati anche i pali stessi della luce. Ora stiamo modificando anche i fili togliendo il rame e mettendo il più comune e meno appetibile alluminio ma l'invito è quello assolutamente di denunciare ed avvertire le forze dell'ordine appena si notano atteggiamenti sospetti attorno alle centraline o sui pali. In questo caso - ha concluso Medici - oltre al danno ai cittadini, la parte lesa è sicuramente anche la nostra azienda».
Tutto denunciato alle forze dell'ordine che proseguono nella difficile opera di contrasto a questo fenomeno, complesso da monitorare vista la vastità del territorio e la rapidità con la quale si muovono i malviventi. L'ENEL, ditta che distribuisce l'energia elettrica, deve naturalmente fronteggiare i continui furti e gli interventi, purtroppo, variano nel tempo visti i continui danni subiti. A raccontarci quanto complessa sia la situazione non solo per i residenti e gli agricoltori ma anche per la ditta distributrice, è Ivano Medici responsabili delle relazioni esterne per la Puglia e la Basilicata: «Si lavora su tanti furti contemporaneamente con tantissimi tecnici che senza sosta stanno operando in diversi punti del territorio - ci dice Medici - questo era un fenomeno prettamente del foggiano ma ora anche il territorio di Andria e del nord barese è interessato da una crescente attenzione verso i cavi di rame ed i trasformatori». Trasformatori che sono un doppio danno per la stessa ENEL: «Il primo danno è quello materiale del dover ripristinare il trasformatore - ci dice Ivano Medici - il secondo è quello dello smaltimento del residuo».
All'orizzonte, tuttavia, l'unica soluzione sembra esser quella di continuare la collaborazione con le forze dell'ordine e sostituire i cavi di rame con quelli di alluminio: «Entro l'inizio della prossima settimana, presumibilmente entro il 24 febbraio come data indicativa - ha ribadito Medici - saremo in grado di rifornire nuovamente di elettricità l'intera contrada considerato che abbiamo affidato i lavori ad una ditta esterna che li sta eseguendo in questi giorni. I danni sono sempre differenti, purtroppo ci vuole una mezz'ora per rubare molti metri di cavo e diversi giorni per ripristinare tutto considerato anche che spesso vengono danneggiati anche i pali stessi della luce. Ora stiamo modificando anche i fili togliendo il rame e mettendo il più comune e meno appetibile alluminio ma l'invito è quello assolutamente di denunciare ed avvertire le forze dell'ordine appena si notano atteggiamenti sospetti attorno alle centraline o sui pali. In questo caso - ha concluso Medici - oltre al danno ai cittadini, la parte lesa è sicuramente anche la nostra azienda».