Consorzi di bonifica, per Coldiretti sono "strumenti indispensabili per il territorio"

“pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un’attività che va svolta sui territorio"

giovedì 5 luglio 2018
"L'opera dei consorzi di bonifica sul territorio è indispensabile e non accettiamo che venga messa in discussione, irrinunciabile utilità che ha chiaramente ribadito anche il Ministro Centinaio intervenendo oggi all'Assemblea dell'Anbi", lo dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, rimarcando che "pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e se non ci fossero i consorzi, comunque, qualcuno lo dovrebbe fare e a qual qualcuno dovrebbe essere riconosciuto il servizio reso". Circa le polemiche sulla ripartizione delle risorse Cantele ricorda che "non va innescata una inutile, pericolosa e dannosa guerra tra poveri. I consorzi di bonifica del foggiano si sono visti attribuire importi assolutamente irrisori, se si pensa che erano stati stanziati 100 milioni di euro per la Diga di Piano dei Limiti, definanziati in favore delle aree terremotate dell'Abruzzo e il solo consorzio di bonifica della Capitanata gestisce 6mila chilometri di condotte".

Per Coldiretti Puglia l'unica strada è far uscire i consorzi di bonifica dalle sabbie mobili in cui permangono da anni, perché rappresentano strumenti di utilità pubblica straordinaria, dato che nel settore irriguo gestiscono una superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210mila ettari, 102 invasi e vasche di compenso, 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo, 560 chilometri di canali irrigui e circa 10.000 chilometri di condotte tubate.

"Va migliorata e portata a compimento la riforma delle bonifica in Puglia – aggiunge ilDirettore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - riportando la gestione della bonifica all'autogoverno del mondo agricolo entro la fine dell'anno, così come annunciato dall'Assessore regionale all'Agricoltura Di Gioia, attraverso una ipotesi di legge ad hoc o in fase di assestamento di bilancio, stanziando risorse per fronteggiare la debitoria pregressa per 5 anni, coprire le spese di personale e riavviare le manutenzioni. Sarà presentato, tra l'altro, un emendamento per la rivisitazione della legge regionale, prevedendo i Distretti Consortili e l'esclusione della presenza della cabina di regia sull'acqua di AQP, per evitare un aggravio dei costi a causa dell'IVA e per riaffermare la necessità dell'autogoverno delle attività consortili, dalla bonifica alla gestione dell'acqua".

Intanto, Coldiretti Puglia ribadisce la necessità di sospendere il pagamento degli oneri di contribuenza, in attesa che sia rideterminata una misura equa dei contributi di bonifica, vincolati alla sola manutenzione ordinaria, in modo che i contribuenti siano chiamati a pagare in termini sostenibili e per servizi di cui finalmente e realmente beneficiano. Secondo Coldiretti Puglia è indispensabile che il Consorzio di bonifica Centro – Sud Puglia si faccia carico, attraverso un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell'acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi intervenuti con la Regione Basilicata, in merito al "ristoro del danno ambientale", in considerazione dei riflessi negativi sui costi dell'irrigazione per l'utenza e sui bilanci degli stessi Consorzi, escludendo la presenza della cabina di regia sull'acqua di AQP, per evitare un aggravio dei costi a causa dell'IVA e per riaffermare la necessità dell'autogoverno delle attività consortili, dalla bonifica alla gestione dell'acqua.
Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica – conclude Coldiretti Puglia - che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti, i quali hanno, loro malgrado, subito nell'ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione e oggi non possono soggiacere agli effetti di percorsi legislativi impraticabili e deleteri.