Consiglio Provinciale, Minervino: «Non ho sottoscritto il documento»
Il consigliere di Forza Italia chiede un immediato passo indietro di Spina
lunedì 27 aprile 2015
11.07
Non c'è stata unanimità nella maggioranza di centrodestra della Provincia di Barletta Andria Trani, sul documento letto dal consigliere Corrado e che ha richiesto il rinvio della seduta in attesa delle delucidazioni del Ministero dell'Interno e della Prefettura in seguito alle possibili dimissioni di Francesco Spina da Presidente dopo l'annunciato sostegno a Michele Emiliano. A dichiararlo è stato Andrea Minervino, consigliere provinciale di Forza Italia che dice «il documento letto dal consigliere Corrado non è stato assolutamente sottoscritto all'unanimità. Personalmente non ho firmato nulla, infatti, ho disertato volontariamente la riunione tra i consiglieri di centrodestra di giovedì pomeriggio. Stamani (venerdì 24 aprile ndr), visto il venir meno del numero legale, non mi è stato permesso di motivare il dissenso rispetto alla posizione assunta da alcuni miei colleghi in consiglio provinciale».
Lo stesso consigliere provinciale di Forza Italia prosegue nella disamina della situazione politica provinciale: «Nell'intervento che mi è stato impedito di fare avrei spiegato che sul piano meramente istituzionale avrei potuto comprendere l'ordine del giorno, ma non sul piano politico. C'era un accordo chiaro e nitido tra le segreterie, sottoscritto dai sindaci del centrodestra che avvallavano la scelta del Presidente della Provincia, affidata all'avvocato Francesco Spina, in danno di altre candidature autorevoli del centrodestra, proprio per favorire l'unità in vista delle regionali. Esiste una questione morale che oggi il consiglio provinciale avrebbe dovuto affrontare. Cosa c'entrano i quesiti al Ministero dell'Interno e alla Prefettura? Che cosa cambierà quando arriveranno quelle risposte tecniche e non politiche? Poco o nulla». Poi la dura critica e la richiesta di dimissioni immediate: «Rigetto al mittente - ha detto Minervino - qualsiasi giudizio sulla lealtà, sulla correttezza e sul concetto di coerenza, quest'ultimo forse troppo abusato nelle ultime settimane. Coerenza sarebbe stata quella di perseguire gli accordi sottoscritti, al fine di non creare confusione nel popolo e tra i consiglieri ci hanno votato. Oggi, il presidente Spina avrebbe dovuto esplicitare le conseguenze politiche dei mutamenti intervenuti, dopo la scelta chiara di sostenere il centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Questa posizione non può che essere alternativa rispetto al mio ruolo di militante, Vicensindaco e Consigliere Provinciale di centrodestra».
Nota che è stata ripresa anche dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Luigi de Mucci, che ha rilanciato la necessità di convocare immediatamente un tavolo politico provinciale: «Proprio a seguito della presa di distanza da parte del consigliere Andrea Minervino, in qualità di commissario provinciale di Forza Italia - ha detto De Mucci - sarà mia premura convocare, nel più breve tempo possibile, un tavolo politico con tutti i rappresentanti di Forza Italia presenti in consiglio provinciale, in merito alla posizione assunta dal presidente della provincia Francesco Spina, di fatto, referente nella Bat delle liste a sostegno di Michele Emiliano».
Lo stesso consigliere provinciale di Forza Italia prosegue nella disamina della situazione politica provinciale: «Nell'intervento che mi è stato impedito di fare avrei spiegato che sul piano meramente istituzionale avrei potuto comprendere l'ordine del giorno, ma non sul piano politico. C'era un accordo chiaro e nitido tra le segreterie, sottoscritto dai sindaci del centrodestra che avvallavano la scelta del Presidente della Provincia, affidata all'avvocato Francesco Spina, in danno di altre candidature autorevoli del centrodestra, proprio per favorire l'unità in vista delle regionali. Esiste una questione morale che oggi il consiglio provinciale avrebbe dovuto affrontare. Cosa c'entrano i quesiti al Ministero dell'Interno e alla Prefettura? Che cosa cambierà quando arriveranno quelle risposte tecniche e non politiche? Poco o nulla». Poi la dura critica e la richiesta di dimissioni immediate: «Rigetto al mittente - ha detto Minervino - qualsiasi giudizio sulla lealtà, sulla correttezza e sul concetto di coerenza, quest'ultimo forse troppo abusato nelle ultime settimane. Coerenza sarebbe stata quella di perseguire gli accordi sottoscritti, al fine di non creare confusione nel popolo e tra i consiglieri ci hanno votato. Oggi, il presidente Spina avrebbe dovuto esplicitare le conseguenze politiche dei mutamenti intervenuti, dopo la scelta chiara di sostenere il centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Questa posizione non può che essere alternativa rispetto al mio ruolo di militante, Vicensindaco e Consigliere Provinciale di centrodestra».
Nota che è stata ripresa anche dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Luigi de Mucci, che ha rilanciato la necessità di convocare immediatamente un tavolo politico provinciale: «Proprio a seguito della presa di distanza da parte del consigliere Andrea Minervino, in qualità di commissario provinciale di Forza Italia - ha detto De Mucci - sarà mia premura convocare, nel più breve tempo possibile, un tavolo politico con tutti i rappresentanti di Forza Italia presenti in consiglio provinciale, in merito alla posizione assunta dal presidente della provincia Francesco Spina, di fatto, referente nella Bat delle liste a sostegno di Michele Emiliano».