Consiglio Comunale, ok a Lamapaola e mozione sull'immigrazione
Oltre 3 ore di discussione soprattutto per il terzo punto all'OdG
mercoledì 28 ottobre 2015
13.15
Un Consiglio Comunale che alla vigilia sembrava poter essere più snello ma che all'atto pratico si è dimostrato molto più complesso: oltre 3 ore di discussione su soli tre punti all'ordine del giorno ed un finale infuocato con l'abbandono dell'aula da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle. Ai pentastellati non è piaciuto l'intervento duro di Luigi Del Giudice di Andria Nuova che si è detto sostanzialmente offeso dall'intervento della cosigliera Faraone. L'abbandono dell'aula ha naturalmente caratterizzato il finale ma nello specifico si è cominciato a discutere e si è approvato all'unanimità, vista l'istanza presentata dalla Diocesi, lo schema di convenzione emendato che prevede il cambio di destinazione d'suo da asilo a residenza sociale per l'ex scuola materna "Lamapaola". Discussione che si è incardinata molto rapidamente sull'emendamento che ha, difatto, eliminato una parte tecnica più che politica su alcuni pareri da attendere da parte degli uffici. Al secondo punto, invece, abbastanza rapida è stata la nomina dei componenti del consiglio all'interno dell'Unione dei Comuni dell'ARO 2. Cinque i membri nominati all'unanimità con Saverio Fucci di Forza Italia, Giovanna Bruno di Andria in Movimento, Giuseppe Chieppa di Andria Possibile, Salvatore Vitanostra del Partito Democratico e Doriana Faraone del Movimento 5 Stelle.
In chiusura, poi, l'acceso dibattito sull'ultimo ordine del giorno e sulla mozione, approvata poi a maggioranza, con la proposta di deliberazione di iniziativa popolare "Fenomeno immigrazione clandestina in territorio ed Agro di Andria" promossa dal club Forza Silvio Andria ed illustrata dal consigliere comunale di Forza Italia Nino Marmo. Sette gli emendamenti approvati e proposta rivista rispetto a quella originale che ha accolto poco più di mille firme, poichè, c'è stata la necessità di conformarla ad alcune norme e ad alcuni suggerimenti degli uffici preposti. L'impegno del Comune di Andria sarà quello di diffondere i dati ufficiali dell'Ufficio Anagrafe dal 2012 al 2015, dei cittadini stranieri residenti in territorio di Andria. Oltre a diffondere i dati annuali dal 2012 al 2015, riguardanti le presenze di soggetti stranieri, regolarizzati e non, ospitati presso le strutture di accoglienza in territorio di Andria. Per chiudere la promozione di un coordinamento tecnico sulla Sicurezza e sul controllo della immigrazione clandestina, coordinato dal Prefetto di Barletta - Andria - Trani, coadiuvato dalla forze di polizia. Diversi gli interventi sul tema con scambi particolarmente accesi tra Partito Democratico e forze di maggioranza ma anche, quella conclusiva, tra Movimento 5 Stelle ed Andria Nuova.
In chiusura, poi, l'acceso dibattito sull'ultimo ordine del giorno e sulla mozione, approvata poi a maggioranza, con la proposta di deliberazione di iniziativa popolare "Fenomeno immigrazione clandestina in territorio ed Agro di Andria" promossa dal club Forza Silvio Andria ed illustrata dal consigliere comunale di Forza Italia Nino Marmo. Sette gli emendamenti approvati e proposta rivista rispetto a quella originale che ha accolto poco più di mille firme, poichè, c'è stata la necessità di conformarla ad alcune norme e ad alcuni suggerimenti degli uffici preposti. L'impegno del Comune di Andria sarà quello di diffondere i dati ufficiali dell'Ufficio Anagrafe dal 2012 al 2015, dei cittadini stranieri residenti in territorio di Andria. Oltre a diffondere i dati annuali dal 2012 al 2015, riguardanti le presenze di soggetti stranieri, regolarizzati e non, ospitati presso le strutture di accoglienza in territorio di Andria. Per chiudere la promozione di un coordinamento tecnico sulla Sicurezza e sul controllo della immigrazione clandestina, coordinato dal Prefetto di Barletta - Andria - Trani, coadiuvato dalla forze di polizia. Diversi gli interventi sul tema con scambi particolarmente accesi tra Partito Democratico e forze di maggioranza ma anche, quella conclusiva, tra Movimento 5 Stelle ed Andria Nuova.