Consiglio Comunale, monta la protesta per la sospensione del servizio trasporto disabili
Lorusso: «Noi non ci stiamo», Giorgino: «Rimoduliamo il servizio»
venerdì 29 aprile 2016
20.40
"Con la presente nota si comunica che a seguito della mancata sostenibilità economica, il servizio di trasporto sociale a chiamata sarà interrotto con decorrenza dal 1 maggio prossimo". E' questa brevissima lettera, giunta dal settore socio sanitario del Comune di Andria, a circa una decina di famiglie andriesi con all'interno del proprio nucleo la presenza di un disabile, a comunicare l'interruzione del servizio di trasporto a chiamata realizzato dall'ente comunale. Per questa ragione, all'inizio del Consiglio Comunale andriese di questa sera, diverse associazioni hanno deciso di protestare e portare tutto il loro dissenso alla scelta operata dal settore e più in generale dall'amministrazione comunale. «Noi non ci stiamo - ha detto Franco Lorusso, Responsabile del Gruppo C.O.N. - con due righe inviate il 14 aprile scorso ci rimandano all'interruzione del servizio. Chi non avrà la possibilità di farsi accompagnare, a partire dal 1 maggio, non potrà più fare riabilitazione e bisognerà rinunciare anche alla possibilità di fare altre attività oltre che al sacrosanto diritto alla salute. Noi chiediamo al Sindaco - ha detto Lorusso - di farci capire cosa vogliono fare per noi che ci sentiamo sempre più esclusi dalle scelte amministrative. Le risposte di questa sera del Primo Cittadino non ci hanno soddisfatto».
In realtà in apertura di Consiglio proprio Nicola Giorgino ha preso la parola, secondo una procedura irrituale, per rispondere alla protesta ed alle richieste delle diverse associazioni presenti in aula consiliare. Lo stesso Primo Cittadino ha voluto ricordare che «il servizio è suppletivo ed è stato voluto da questa amministrazione comunale nel 2013 - ha detto Giorgino - considerato che ci sono già due modi per il trasporto disabili. Il primo è con i mezzi pubblici ma poi c'è anche una nuova convenzione con la ASL BT, il cui costo è passato da 70mila euro a 116mila euro, in base a quelli che sono stati gli impegni del servizio socio-sanitario. Gli utenti che hanno usufruito del servizio a chiamata sono 10 ma a carico del comune ci sono circa 46mila euro ed allora con il Settore si è pensato di rimodulare il servizio, visto che c'era una associazione di volontariato pronta ad effettuare il servizio attraverso la cessione in comodato gratuito del pulmino e con un costo notevolmente inferiore rispetto agli anni 2013, 2014, 2015 e sino a fine aprile. Il servizio va assolutamente rivisto poichè il costo è troppo alto rispetto al numero di utenti».
In realtà in apertura di Consiglio proprio Nicola Giorgino ha preso la parola, secondo una procedura irrituale, per rispondere alla protesta ed alle richieste delle diverse associazioni presenti in aula consiliare. Lo stesso Primo Cittadino ha voluto ricordare che «il servizio è suppletivo ed è stato voluto da questa amministrazione comunale nel 2013 - ha detto Giorgino - considerato che ci sono già due modi per il trasporto disabili. Il primo è con i mezzi pubblici ma poi c'è anche una nuova convenzione con la ASL BT, il cui costo è passato da 70mila euro a 116mila euro, in base a quelli che sono stati gli impegni del servizio socio-sanitario. Gli utenti che hanno usufruito del servizio a chiamata sono 10 ma a carico del comune ci sono circa 46mila euro ed allora con il Settore si è pensato di rimodulare il servizio, visto che c'era una associazione di volontariato pronta ad effettuare il servizio attraverso la cessione in comodato gratuito del pulmino e con un costo notevolmente inferiore rispetto agli anni 2013, 2014, 2015 e sino a fine aprile. Il servizio va assolutamente rivisto poichè il costo è troppo alto rispetto al numero di utenti».