Consiglio Comunale, M5S: «Più tasse e meno opere pubbliche»

E' il "buon anno" agli andriesi dell'amministrazione Giorgino secondo i pentastellati

lunedì 4 gennaio 2016 10.06
«Nell'ultimo atto del 2015 in Consiglio Comunale l'amministrazione Giorgino inaugura a suo modo il "buon anno" agli andriesi parlando di opere pubbliche da realizzare in città. Il sindaco ha rivelato che "la relativa sostenibilità con risorse di bilancio potrà aversi solo dopo aver prioritariamente destinato risorse alla copertura del disavanzo di bilancio e compatibilmente con le residuali risorse disponibili. In caso contrario, le opere previste risultano non coerenti con la sostenibilità di bilancio". Un bell'auspicio che fa il pari con quanto riportato nello stesso atto in riferimento alla tassa rifiuti, laddove i 15 milioni di euro già chiesti agli andriesi - l'ultima a rata da pagare è a marzo - sembrano non essere più sufficienti, dato che il Sindaco ha formalizzato la necessità di oltre 16 di milioni per il 2015 ed addirittura 17,7 milioni di euro per il 2016. Intanto la proposta del Movimento 5 Stelle di Andria sulla verifica del servizio e la congruità del suo costo attende ancora risposte». E' l'inizio di una nota del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Andria che torna dopo qualche giorno sul consiglio comunale svoltosi in chiusura d'anno per l'approvazione del Documento Unico di Programmazione.

«A sentire il Sindaco siamo a rischio di riduzione dei servizi. Il primo cittadino ha dichiarato in una sua recente intervista che se il pasticcio TASI/IMU non dovesse avere un finale diverso da quello che ha attualmente, con il Comune che soccombe al TAR contro il Ministero delle Finanze, il taglio ai servizi sarà inevitabile per contenere le spese. Nel frattempo, il Comune perde altri soldi per altre sentenze pagate in ritardo, con i relativi interessi passivi da pagare, o sconta circa un milione di euro in una transazione quando le sentenze sono favorevoli al Comune, come nel caso dell'ex IACP. La tassazione al cittadino, però, non scende. Natale è passato troppo in fretta per cercare di essere più buoni».

«La geniale strategia del nostro primo cittadino non si esaurisce qui. Chi si è lamentato degli schiamazzi e della confusione di questi giorni in città, mentre ci si attendeva un clima festoso ma rispettoso del buon vivere civile, non ha compreso la vera finalità di tanto rumore: serviva a coprire il lavoro delle stampanti del Comune che stavano sfornando pacchi di richieste di pagamento di tasse comunali degli anni passati, in diverse occasioni non dovute poiché già pagate. Questo è solo uno dei trucchi usati per salvare il salvabile da questa amministrazione comunale che somiglia sempre più ad una nave che affonda, il cui capitano, purtroppo per chi gli ha creduto, non rimarrà a lungo a bordo».