Consiglio comunale e debiti fuori bilancio: il j' accuse di Montrone e Bartoli

I consiglieri prendono le distanze: "Quel debito andava evitato, non siamo stati ascoltati"

mercoledì 23 ottobre 2024 5.51
Il consiglio comunale di Andria torna ad occuparsi dei debiti fuori bilancio che non ha discusso nella precedente seduta.

"Un argomento molto delicato perché -scrivono i consiglieri Vincenzo Montrone e Michele Bartoli, questa volta, non si tratta di approvare debiti prodotti da precedenti gestioni ma di questa amministrazione: parliamo dei debiti accumulati dal comune di Andria in seguito alle ripetute condanne da parte della Corte di Giustizia Tributaria e del Tar Puglia, che hanno dato ragione agli Ambulanti ed alle loro Associazioni di Categoria che hanno presentato ricorso contro la decisione di questa Amministrazione di richiedere, illegittimamente, somme pregresse per le occupazioni di suolo pubblico nel mercato settimanale".

"Abbiamo sempre sostenuto la necessità di rivedere la posizione dell'Amministrazione comunale di richiedere agli ambulanti le somme pregresse, dopo il provvedimento del commissario straordinario che ha ripristinato il pagamento della Tosap per gli ambulanti del mercato. Dobbiamo ammettere che sin dal primo momento da parte di alcune Associazioni di Categoria, in primis il Sindacalista andriese Savino Montaruli, vennero immediatamente messi in evidenza due elementi fondamentali: il primo rappresentato dal fatto che la deliberazione del commissario straordinario, con i poteri conferitogli dalla legge, da nessuna parte prevedeva la retroattività del provvedimento e poi la contestazione della richiesta retroattiva da parte di questa Amministrazione che ha dovuto ripetutamente soccombere innanzi ai Giudici che hanno dato ragione a Montaruli che, nel frattempo, aveva promosso i ricorsi unitamente ad altre Sigle di Rappresentanza. Decine di migliaia di euro che peseranno moltissimo sulle tasche dei cittadini andriesi ai quali, come un disco rotto, questa amministrazione ed i suoi assessori continuano a lamentare l'assenza di risorse economiche e un'austerità che sta mortificando la nostra città ormai privata di tutti quei momenti di convivialità popolare completamente dimenticati. Se i privilegiati di palazzo, a cominciare dal nostro ed Assessore di riferimento, avessero saputo ascoltare i nostri elementi di valutazione; se avessero saputo persino condividere la proposta di mediazione e di transazione presentata dagli esponenti sindacali che si erano resi disponibili a chiudere la questione senza andare in giudizio, versando una quota condivisa che avrebbe portato risorse economiche nelle casse comunali ed evitato il peso delle spese di giudizio che oggi rappresentano quel debito fuori bilancio, oggi non ci troveremmo in questa situazione. Quel debito non è nostro. Quel debito andava evitato ma non siamo stati ascoltati. Come si può pretendere di chiederci di approvare oggi quel grosso debito? In consiglio comunale porteremo ulteriori elementi di riflessione d alla fine la cittadinanza capirà perfettamente come stanno le cose e chi ha fatto scelte politiche sbagliate e scelte amministrative disastrose" – concludono i due consiglieri dichiaratisi indipendenti".