Consiglio comunale, confermate aliquote tributi. Aumenta solo quella dei rifiuti
Imu e Tasi aumentarono nel 2015 con una approvazione tardiva che fu oggetto di un ricorso del MEF
venerdì 31 marzo 2017
16.00
Il Consiglio Comunale di Andria conferma le aliquote 2016 dei propri tributi ovvero Tasi, Imu ed Irpef, mentre aumenta solo la tassa sui rifiuti, a causa dell'aumento dei costi per il trasporto dell'indifferenziata e dell'umido.
E' quanto ha deciso la massima assemblea riunitasi ieri sera a Palazzo di Città. In pratica per la Tasi ed Imu resteranno le stesse aliquote del 2015, quando il consiglio comunale del Giorgino bis, appena insediatosi, decise gli aumenti ma approvandoli in ritardo, oltre il tempo utile deciso dalla normativa in materia.
Restano confermate le esenzioni per la prima casa, per gli altri immobili l'aliquota per il calcolo della Tasi (tassa sui servizi indivisibili) è del 2 per mille mentre sui fabbricati rurali scende all'1 per mille, per l'Imu resta bloccata allo 0,86 per mille e per l'Irpef lo 0,8 per cento, ma sono previste detrazioni per i contribuenti con un reddito fino 7.500 euro.
Per chiarezza bisogna sottolineare come queste aliquote sono le stesse oggetto di un ricorso presentato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze a cui il Comune si è opposto. Si attende ancora la pronuncia del Tar Puglia posto che una vicenda analoga è occorsa a Voghera ed il Tar Lombardia si è già espresso bloccando il ricorso del Mef, ma al momento si tratta di una interpretazione che comunque crea un precedente, che depone a favore di Palazzo San Francesco.
E' quanto ha deciso la massima assemblea riunitasi ieri sera a Palazzo di Città. In pratica per la Tasi ed Imu resteranno le stesse aliquote del 2015, quando il consiglio comunale del Giorgino bis, appena insediatosi, decise gli aumenti ma approvandoli in ritardo, oltre il tempo utile deciso dalla normativa in materia.
Restano confermate le esenzioni per la prima casa, per gli altri immobili l'aliquota per il calcolo della Tasi (tassa sui servizi indivisibili) è del 2 per mille mentre sui fabbricati rurali scende all'1 per mille, per l'Imu resta bloccata allo 0,86 per mille e per l'Irpef lo 0,8 per cento, ma sono previste detrazioni per i contribuenti con un reddito fino 7.500 euro.
Per chiarezza bisogna sottolineare come queste aliquote sono le stesse oggetto di un ricorso presentato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze a cui il Comune si è opposto. Si attende ancora la pronuncia del Tar Puglia posto che una vicenda analoga è occorsa a Voghera ed il Tar Lombardia si è già espresso bloccando il ricorso del Mef, ma al momento si tratta di una interpretazione che comunque crea un precedente, che depone a favore di Palazzo San Francesco.