Consiglio Comunale: approvata una proposta popolare di verifica
Assise chiusa oltre le 23 dopo lunga discussione, e l'ok ad altre due delibere
mercoledì 11 marzo 2015
10.25
Oltre 3 ore di discussione per giungere all'approvazione di tre proposte di deliberazione di Consiglio Comunale: l'assise riunitasi nella giornata del 10 marzo, infatti, ha visto un'alta partecipazione di cittadini oltre ad accogliere le proposte presentate dal Movimento 5 Stelle dopo le firme raccolte nei banchetti in città. Ma il Consiglio Comunale ha potuto approvare anche due delibere di particolare rilevanza sociale. Con ordine, la canonica ora dedicata alle interpellanze è stata piuttosto animata con diversi botta e risposta tra i consiglieri di minoranza ed i diversi assessori intervenuti. Tante le tematiche tra cui finanze ed attività socio-assistenziali. Particolarmente accesa è stata la discussione riferita alle comunicazioni che l'ente avrebbe dovuto fare al Consiglio Comunale sulla Deliberazione della Corte dei Conti del 12 dicembre scorso. Circa 45 minuti per richiedere un sostanziale rinvio ad altro Consiglio, questa volta monotematico, come ipotizzato già durante la Conferenza dei Capi Gruppo.
Nessuna lettura e passaggio alle proposte di deliberazione: tra queste approvata all'unanimità e senza discussione, un'ampia area da 6mila metri quadrati destinata a struttura socio-assistenziale tra Via Zandonai e via Toscanini dove era allocata la chiesa della Madonna di Guadalupe, che la Diocesi stessa ha inteso trasformare in Casa Famiglia. L'assise comunale ha approvato la proposta progettuale e lo schema di convenzione per l'intera area e la struttura coperta da circa 350 metri quadri che non prevede aumento di cubature ma solo una trasformazione interna ed esterna degli spazi. Seconda proposta di deliberazione, questa volta approvata a maggioranza, ha riguardato l'approvazione dell'atto di indirizzo per l'affidamento in concessione decennale della struttura ubicata nella Villa Comunale, in fase di completamento e dal nome progettuale "Dopo di Noi", che sarà destinata a comunità socio riabilitativa per persone con disabilità anche gravi. Sono 16 in totale i posti previsti per la struttura realizzata con un finanziamento europeo da oltre un milione di euro intercettato dall'ente per tramite della Regione Puglia. Assistenza 24 ore su 24 oltre alla necessità di costruire una struttura integrata con il territorio aperta anche all'esterno. Come ricordato dall'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria, Magda Merafina, sono già state appostate somme, in bilancio, per coprire la restante quota parte della retta mensile che non sarà coperta dalla ASL che provvederà al 70% del totale. Il bando di gara è stato già condiviso con la ASL e vedrà la gestione della struttura per dieci anni. Dubbi, delle opposizioni, sugli standard assistenziali previsti da inserire all'interno dello stesso bando di gara.
Tema particolarmente caldo, invece, condito da accuse reciproche e voci animate, è stato quello delle proposte di deliberazione d'iniziativa popolare. Delle tre presentate, dopo lunga ed accesa discussione ne è stata approvata solo una, la prima, quella che impegna l'ente a verificare gli inadempimenti dell'impresa appaltatrice nel servizio rifiuti ed igiene urbana, in particolare su diverse questioni riguardanti la raccolta del vetro e la certificazione delle buste con codice a barre. Rinvio per le altre due proposte e cioè l'adozione della tariffa puntuale per la raccolta differenziata oltre all'adesione a decoro urbano We Du. La maggioranza ha presentato un emendamento, successivamente sub emendato, sulla prima proposta di deliberazione che integrava dei termini "eventuali" inadempienze della ditta oltre a rivedere alcune parti dedicate proprio alla raccolta del vetro porta a porta che, secondo il primo cittadino, partirà a giugno e non avrà nessun costo aggiuntivo sul monte totale del servizio avendo il Comune di Andria avuto accesso ad un finanziamento regionale. Tutto bloccato, tra maggioranza ed opposizione ed esponenti del Movimento 5 Stelle tra il pubblico, su questi passaggi emendativi che ben oltre le 23 sono stati approvati a maggioranza. Stessa cosa, in conclusione, è avvenuta per la proposta stessa con gli emendamenti approvati. Rinvio, come detto, per le altre due proposte.
Nessuna lettura e passaggio alle proposte di deliberazione: tra queste approvata all'unanimità e senza discussione, un'ampia area da 6mila metri quadrati destinata a struttura socio-assistenziale tra Via Zandonai e via Toscanini dove era allocata la chiesa della Madonna di Guadalupe, che la Diocesi stessa ha inteso trasformare in Casa Famiglia. L'assise comunale ha approvato la proposta progettuale e lo schema di convenzione per l'intera area e la struttura coperta da circa 350 metri quadri che non prevede aumento di cubature ma solo una trasformazione interna ed esterna degli spazi. Seconda proposta di deliberazione, questa volta approvata a maggioranza, ha riguardato l'approvazione dell'atto di indirizzo per l'affidamento in concessione decennale della struttura ubicata nella Villa Comunale, in fase di completamento e dal nome progettuale "Dopo di Noi", che sarà destinata a comunità socio riabilitativa per persone con disabilità anche gravi. Sono 16 in totale i posti previsti per la struttura realizzata con un finanziamento europeo da oltre un milione di euro intercettato dall'ente per tramite della Regione Puglia. Assistenza 24 ore su 24 oltre alla necessità di costruire una struttura integrata con il territorio aperta anche all'esterno. Come ricordato dall'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria, Magda Merafina, sono già state appostate somme, in bilancio, per coprire la restante quota parte della retta mensile che non sarà coperta dalla ASL che provvederà al 70% del totale. Il bando di gara è stato già condiviso con la ASL e vedrà la gestione della struttura per dieci anni. Dubbi, delle opposizioni, sugli standard assistenziali previsti da inserire all'interno dello stesso bando di gara.
Tema particolarmente caldo, invece, condito da accuse reciproche e voci animate, è stato quello delle proposte di deliberazione d'iniziativa popolare. Delle tre presentate, dopo lunga ed accesa discussione ne è stata approvata solo una, la prima, quella che impegna l'ente a verificare gli inadempimenti dell'impresa appaltatrice nel servizio rifiuti ed igiene urbana, in particolare su diverse questioni riguardanti la raccolta del vetro e la certificazione delle buste con codice a barre. Rinvio per le altre due proposte e cioè l'adozione della tariffa puntuale per la raccolta differenziata oltre all'adesione a decoro urbano We Du. La maggioranza ha presentato un emendamento, successivamente sub emendato, sulla prima proposta di deliberazione che integrava dei termini "eventuali" inadempienze della ditta oltre a rivedere alcune parti dedicate proprio alla raccolta del vetro porta a porta che, secondo il primo cittadino, partirà a giugno e non avrà nessun costo aggiuntivo sul monte totale del servizio avendo il Comune di Andria avuto accesso ad un finanziamento regionale. Tutto bloccato, tra maggioranza ed opposizione ed esponenti del Movimento 5 Stelle tra il pubblico, su questi passaggi emendativi che ben oltre le 23 sono stati approvati a maggioranza. Stessa cosa, in conclusione, è avvenuta per la proposta stessa con gli emendamenti approvati. Rinvio, come detto, per le altre due proposte.