Consigliere di Parità BAT, Campanile: «Una figura utile contro le discriminazioni»
Un ruolo di garanzia: nella BAT si parte dai Piani di Azioni Positive. E' prevista per legge dal Codice delle Pari Opportunità del 2006
lunedì 17 dicembre 2012
18.23
La Provincia di Barletta Andria Trani ha le sue consigliere di Parità, una figura prevista già dal Codice delle Pari Opportunità del 2006. Il compito totalmente gratuito è stato affidato a Stefania Campanile ed alla sua supplente Vittoria Rutigliano. Il ruolo avrà durata di quattro anni e sarà rinnovabile per una sola volta. AndriaViva ha intervistato proprio l'Avvocato Campanile per comprendere più da vicino il ruolo del Consigliere di Parità.
Promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro: il ruolo principale con un impegno concreto nell'intraprendere ogni utile iniziativa ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici. Nell'esercizio delle sue funzioni è un pubblico ufficiale ed ha l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui venga a conoscenza nell'ambito delle materie di sua competenza.
Prevista a livello nazionale, regionale e provinciale, la consigliera è nominata con decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro per le Pari opportunità, su designazione delle Regioni e delle Province (rispettivamente per le regionali e le provinciali). Le consigliere sono completamente autonome e non dipendono, come in genere si è portati a ritenere, dalla Regione o dalle Province, anche se questi enti sono tenuti a mettere a disposizione ufficio, personale, strumentazione ed altre attrezzature necessarie.
Si parte dai Piani di Azioni Positive, progetti di cui le amministrazioni comunali o provinciali hanno obbligo di dotarsi, e per le quali il Consigliere di Parità della BAT ha già iniziato il suo percorso di studio e definizione.
Promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro: il ruolo principale con un impegno concreto nell'intraprendere ogni utile iniziativa ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici. Nell'esercizio delle sue funzioni è un pubblico ufficiale ed ha l'obbligo di segnalare all'autorità giudiziaria i reati di cui venga a conoscenza nell'ambito delle materie di sua competenza.
Prevista a livello nazionale, regionale e provinciale, la consigliera è nominata con decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro per le Pari opportunità, su designazione delle Regioni e delle Province (rispettivamente per le regionali e le provinciali). Le consigliere sono completamente autonome e non dipendono, come in genere si è portati a ritenere, dalla Regione o dalle Province, anche se questi enti sono tenuti a mettere a disposizione ufficio, personale, strumentazione ed altre attrezzature necessarie.
Si parte dai Piani di Azioni Positive, progetti di cui le amministrazioni comunali o provinciali hanno obbligo di dotarsi, e per le quali il Consigliere di Parità della BAT ha già iniziato il suo percorso di studio e definizione.