Conoscenza di sè attraverso gioco e fotografia: ecco il Photoplay
Parte il laboratorio di Fucina Domestica tenuto da Monica Guglielmi
venerdì 22 gennaio 2016
10.06
Ti chiedo di portare con te 7 foto significative in formato cartaceo, deciderai liberamente quali. Basta solo che il numero sia 7 né più né meno. Il tuo viaggio inizia qui». E' così che nasce il Laboratorio Photoplay, attraverso la richiesta semplice ma essenziale della psicodrammatista ed autrice del progetto, Gioia Monica Guglielmi: «In quale direzione stai andando? Lo capiremo attraverso le fotografie scelte, insieme. Costruiremo una foto del presente, una foto del passato, una foto del futuro. Porterai con te un nuovo album». Ecco Photoplay, un gioco semiserio che si svolgerà domenica 31 gennaio nella sede dell'Associazione Fucina Domestica di Andria in piazza La Corte 2. Il laboratorio si svolgerà dalle 9 alle 19, con pausa dalle 13 alle 15.
«Dopo il successo della Masterclass di canto lirico, prosegue la nostra sperimentazione di nuove forme di dialogo - dicono dall'associazione andriese - Fucina Domestica è lieta di accogliere un nuovo laboratorio che mira alla conoscenza di sé attraverso il gioco e la fotografia. "Le fotografie sono i nostri "fermo immagine". Fissano luoghi, azioni, persone, animali, momenti di vita, odori, dettagli... sono i nostri ricordi "nero su bianco". Alcune fotografie ci stanno a cuore, altre le detestiamo, ci attraggono senza un' apparente e chiara ragione eppure godono tutte dello stesso diritto: essere conservate. Una scatola, un cassetto, una busta, mischiate o divise per periodi».
«Ho creato questo laboratorio unendo la phototerapia clinica di Linda Berman e lo psicoplay di Jacob Levi Moreno - dice ancora Gioia Monica Guglielmi - credendo con forza che le parole senza l' azione non siano sufficienti alla crescita personale. È questo che mi porta a fare una formazione in psicologia clinica prima e in psicoterapia e psicodramma poi all'Istituto di Psicodramma a Orientamento Dinamico a Roma con il professor Ottavio Rosati (tra i massimi esponenti dello Psicodramma in Italia e traduttore delle opere di Moreno). Psicologa Clinica, Psicoterapeuta individuale e di gruppo, Psicodrammatista. L'arte È Arte se cura». La quota di iscrizione è di 25 euro. Il numero dei posti è limitato a massimo 10 partecipanti. Il laboratorio è aperto a tutti. È possibile prenotare telefonando (349.0874108 | 339.7720063) oppure scrivendo a fucina.domestica@gmail.com.
«Dopo il successo della Masterclass di canto lirico, prosegue la nostra sperimentazione di nuove forme di dialogo - dicono dall'associazione andriese - Fucina Domestica è lieta di accogliere un nuovo laboratorio che mira alla conoscenza di sé attraverso il gioco e la fotografia. "Le fotografie sono i nostri "fermo immagine". Fissano luoghi, azioni, persone, animali, momenti di vita, odori, dettagli... sono i nostri ricordi "nero su bianco". Alcune fotografie ci stanno a cuore, altre le detestiamo, ci attraggono senza un' apparente e chiara ragione eppure godono tutte dello stesso diritto: essere conservate. Una scatola, un cassetto, una busta, mischiate o divise per periodi».
«Ho creato questo laboratorio unendo la phototerapia clinica di Linda Berman e lo psicoplay di Jacob Levi Moreno - dice ancora Gioia Monica Guglielmi - credendo con forza che le parole senza l' azione non siano sufficienti alla crescita personale. È questo che mi porta a fare una formazione in psicologia clinica prima e in psicoterapia e psicodramma poi all'Istituto di Psicodramma a Orientamento Dinamico a Roma con il professor Ottavio Rosati (tra i massimi esponenti dello Psicodramma in Italia e traduttore delle opere di Moreno). Psicologa Clinica, Psicoterapeuta individuale e di gruppo, Psicodrammatista. L'arte È Arte se cura». La quota di iscrizione è di 25 euro. Il numero dei posti è limitato a massimo 10 partecipanti. Il laboratorio è aperto a tutti. È possibile prenotare telefonando (349.0874108 | 339.7720063) oppure scrivendo a fucina.domestica@gmail.com.