Congresso Nidil BAT: Daniela Fortunato eletta segretario generale
«Dar voce all’universo variegato delle nuove identità di lavoro»
venerdì 29 maggio 2015
Daniela Fortunato è il nuovo segretario generale del Nidil (Nuove identità di lavoro) di Barletta - Andria - Trani, il sindacato della Cgil che rappresenta i lavoratori cosiddetti atipici, in somministrazione (ex interinali), collaborazioni, partite iva e altre tipologie. I componenti del direttivo Nidil, eletto nel primo congresso provinciale della categoria, hanno all'unanimità affidato la guida del Nidil Bat alla giovane segretaria alla presenza del segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, e della rappresentante della segreteria nazionale del Nidil, Sabina Di Marco. Nel suo discorso introduttivo il neo segretario ha sottolineato il suo impegno dimostrato sin dall'inizio del suo percorso in questa categoria che «si struttura anche nella Bat per rappresentare, tutelare, 'dar voce' e dare nuovo impulso alle iniziative per l'estensione dei diritti sindacali e delle tutele sociali sul territorio provinciale, all'intero universo variegato del lavoro atipico. Quando mi è stato affidato l'incarico di coordinatrice Nidil Bat sapevo che sarebbe stata molto dura: attorno a me praticamente il nulla. Terra incolta ma allo stesso tempo coltivabile perché fertilissima».
Nell'intervento di Daniela Fortunato anche un passaggio importante sul «contributo che il Nidil ha dato, dà e darà all'attuazione della strategia regionale per l'inclusione sociale attiva e il contrasto delle povertà con i 'Cantieri di Cittadinanza': pacchetto di misure finalizzate al reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate. La grave situazione di crisi nella quale viviamo ha visto dilagare ovunque forme di lavoro precario che ci inducono a rafforzare il più possibile la nostra azione sindacale. Per questi motivi ritengo che, a fianco dell'attività di tutela individuale, consulenza e assistenza rivolta ai lavoratori precari (che il Nidil svolge nei suoi sportelli sul territorio) è infatti importantissimo che questi lavoratori si rivolgano al Nidil per informarsi sui propri diritti. Firmare un contratto in modo consapevole è la migliore auto-difesa nel contesto nel quale viviamo!»
Il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, nell'occasione ha ricordato che «la Cgil è nata oltre 100 anni fa dalla convinzione di Giuseppe Di Vittorio che i lavoratori non dovessero più togliersi il cappello davanti al padrone. E ancora oggi è questa la logica che spinge il sindacato, soprattutto nell'andare incontro a lavoratori non difesi da nessuno perché atipici come quelli rappresentati dal Nidil, nuove identità di lavoro». A concludere il primo congresso provinciale del Nidil Bat la rappresentante della segreteria nazionale, Sabina Di Marco, che ha ricordato i suoi primi passi nella Cgil: «Quando ho iniziato a fare attività sindacale io ero un 'co.co.co', conosco bene dunque cosa significhi essere un lavoratore 'atipico'. Nella Camera del Lavoro della mia città trovai una cartolina che recitava uno slogan che non ho mai più dimenticato: 'il sindacalismo è un istinto di libertà che non finisce mai'. Sono convinta che dobbiamo interrogarci ogni giorno sul grande tema della disoccupazione e che dobbiamo assolutamente provare a dare delle risposte ai lavoratori che sentono forte quell'istinto di libertà. Una, per esempio, può essere quella di ripartire dalla contrattazione sociale. Noi possiamo cambiare le condizioni di vita dei lavoratori con questo strumento, una contrattazione sociale che sia inclusiva perché sappia tenere insieme tutte le diverse tipologie contrattuali. Alle lavoratrici ed ai lavoratori dico di prendere la propria vita nelle mani perché il sindacato non è una cosa astratta ma è fatto di lavoratrici e di lavoratori che decidono di rimboccarsi le maniche e di battersi per vedere difesi e salvaguardati i propri diritti».
Nell'intervento di Daniela Fortunato anche un passaggio importante sul «contributo che il Nidil ha dato, dà e darà all'attuazione della strategia regionale per l'inclusione sociale attiva e il contrasto delle povertà con i 'Cantieri di Cittadinanza': pacchetto di misure finalizzate al reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate. La grave situazione di crisi nella quale viviamo ha visto dilagare ovunque forme di lavoro precario che ci inducono a rafforzare il più possibile la nostra azione sindacale. Per questi motivi ritengo che, a fianco dell'attività di tutela individuale, consulenza e assistenza rivolta ai lavoratori precari (che il Nidil svolge nei suoi sportelli sul territorio) è infatti importantissimo che questi lavoratori si rivolgano al Nidil per informarsi sui propri diritti. Firmare un contratto in modo consapevole è la migliore auto-difesa nel contesto nel quale viviamo!»
Il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, nell'occasione ha ricordato che «la Cgil è nata oltre 100 anni fa dalla convinzione di Giuseppe Di Vittorio che i lavoratori non dovessero più togliersi il cappello davanti al padrone. E ancora oggi è questa la logica che spinge il sindacato, soprattutto nell'andare incontro a lavoratori non difesi da nessuno perché atipici come quelli rappresentati dal Nidil, nuove identità di lavoro». A concludere il primo congresso provinciale del Nidil Bat la rappresentante della segreteria nazionale, Sabina Di Marco, che ha ricordato i suoi primi passi nella Cgil: «Quando ho iniziato a fare attività sindacale io ero un 'co.co.co', conosco bene dunque cosa significhi essere un lavoratore 'atipico'. Nella Camera del Lavoro della mia città trovai una cartolina che recitava uno slogan che non ho mai più dimenticato: 'il sindacalismo è un istinto di libertà che non finisce mai'. Sono convinta che dobbiamo interrogarci ogni giorno sul grande tema della disoccupazione e che dobbiamo assolutamente provare a dare delle risposte ai lavoratori che sentono forte quell'istinto di libertà. Una, per esempio, può essere quella di ripartire dalla contrattazione sociale. Noi possiamo cambiare le condizioni di vita dei lavoratori con questo strumento, una contrattazione sociale che sia inclusiva perché sappia tenere insieme tutte le diverse tipologie contrattuali. Alle lavoratrici ed ai lavoratori dico di prendere la propria vita nelle mani perché il sindacato non è una cosa astratta ma è fatto di lavoratrici e di lavoratori che decidono di rimboccarsi le maniche e di battersi per vedere difesi e salvaguardati i propri diritti».