Confronto imprenditori agricoli e politici a Montegrosso: invitati “operai, amici e familiari”
Riglietti e Deleonardis, Flai e Cgil Bat: “Concezione feudale del mondo dell’impresa. Lavoratori o servi della gleba?”
lunedì 4 giugno 2018
Un faccia a faccia tra le associazioni di categoria degli imprenditori agricoli, uniti sotto il coordinamento di Agrinsieme di Bari, Bat e Foggia, e l'assessore regionale alle politiche agricole, Leonardo Di Gioia, per parlare di calamità atmosferiche, PSR, PAC, Xylella e Consorzi di Bonifica. A Montegrosso confronto tra gli agricoltori e la politica promosso dalle associazioni datoriali che esortano gli imprenditori a partecipare "in massa con i nostri operai, amici, familiari e fornitori", si legge nell'invito.
«Bene il confronto su questi temi, meno bene tutto il resto. Due gli aspetti in particolare che non vanno: innanzitutto quello che, se l'obiettivo che si voleva raggiungere era quello di voler avere un confronto con i lavoratori del mondo dell'agricoltura, si sarebbero dovute invitare a questo faccia a faccia le organizzazioni sindacali che, invece, sono state tutte completamente ignorate. Ma, a parte questo, ciò che proprio non possiamo condividere e dunque dobbiamo denunciare è questa concezione del mondo dell'impresa agricola vicina alla logica feudale che si evince dall'invito fatto agli imprenditori di partecipare in massa con i propri 'operai, amici e familiari', i quali naturalmente non potranno astenersi e dovranno garantire la presenza 'in massa' per assecondare la volontà del 'feudatario' di turno. Tutto ciò ci sembra che dimostri una generale arretratezza culturale e faccia fare, inoltre, al mondo dell'impresa agricola un tuffo nel passato. Siamo di fronte a lavoratori o a servi della gleba?», commentano Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Cgil Bat e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
«Tornando ai temi del confronto, come dicevamo, bene parlare di Pac, calamità naturale e Xylella. Tutte questioni molto interessanti ma al rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria scaduto da mesi qualcuno ci pensa? Anche questo ci sembra un tema cruciale e di stretta attualità, visto che nei giorni scorsi si sono interrotte le trattative a livello nazionale e Flai, Fai e Uila hanno proclamato una giornata di sciopero, il 15 giugno i braccianti incroceranno le braccia. Qualcuno trova che sia anche questo un tema interessante? Noi, naturalmente pensiamo di sì!», concludono Riglietti e Deleonardis.
«Bene il confronto su questi temi, meno bene tutto il resto. Due gli aspetti in particolare che non vanno: innanzitutto quello che, se l'obiettivo che si voleva raggiungere era quello di voler avere un confronto con i lavoratori del mondo dell'agricoltura, si sarebbero dovute invitare a questo faccia a faccia le organizzazioni sindacali che, invece, sono state tutte completamente ignorate. Ma, a parte questo, ciò che proprio non possiamo condividere e dunque dobbiamo denunciare è questa concezione del mondo dell'impresa agricola vicina alla logica feudale che si evince dall'invito fatto agli imprenditori di partecipare in massa con i propri 'operai, amici e familiari', i quali naturalmente non potranno astenersi e dovranno garantire la presenza 'in massa' per assecondare la volontà del 'feudatario' di turno. Tutto ciò ci sembra che dimostri una generale arretratezza culturale e faccia fare, inoltre, al mondo dell'impresa agricola un tuffo nel passato. Siamo di fronte a lavoratori o a servi della gleba?», commentano Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Cgil Bat e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
«Tornando ai temi del confronto, come dicevamo, bene parlare di Pac, calamità naturale e Xylella. Tutte questioni molto interessanti ma al rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria scaduto da mesi qualcuno ci pensa? Anche questo ci sembra un tema cruciale e di stretta attualità, visto che nei giorni scorsi si sono interrotte le trattative a livello nazionale e Flai, Fai e Uila hanno proclamato una giornata di sciopero, il 15 giugno i braccianti incroceranno le braccia. Qualcuno trova che sia anche questo un tema interessante? Noi, naturalmente pensiamo di sì!», concludono Riglietti e Deleonardis.