Confisca per oltre 1,5 milioni ad Andria: un agriturismo con ippodromo e due aziende agricole
Sulla carta erano al limite della soglia di sopravvivenza, il 64enne aveva un tenore di vita notevolmente superiore
sabato 27 ottobre 2018
9.20
Questa mattina i Carabinieri di Andria hanno eseguito un decreto di confisca di 1°grado, emesso dal Tribunale di Trani – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti di S. R., 64/enne del luogo, pluripregiudicato con precedenti penali per traffico di sostanze stupefacenti ed attualmente ristretto in regime degli arresti domiciliari.
Gli accertamenti patrimoniali avviati nei confronti dell'uomo, eseguiti dai Carabinieri di Andria e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, utilizzando la norma prevista dagli artt. 20 e 24 del d.lgs. nr.159/2011, hanno evidenziato come lo stesso abbia nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alla proprie reali possibilità economico – finanziarie e capacità reddituali, che sulla carta si attestavano al limite della soglia di sopravvivenza, facendo ritenere che le stesse fossero il frutto di attività illecite.
Il provvedimento di confisca, eseguito nella giornata di oggi, ha riguardato una serie di beni, intestati sia alla moglie che a persone molto vicine al pluripregiudicato, ma comunque nella sua disponibilità. Tali beni erano già stati oggetto di sequestro nel novembre del 2017 dallo stesso Tribunale di Trani – Sezione Misure di Prevenzione – e sono costituiti, nello specifico, da un rinomato agriturismo con annesso ippodromo, due aziende agricole dedite alla produzione e commercializzazione di ortofrutta, numerosi fondi agricoli per una estensione complessiva di oltre 5 ettari, nonché un giardino zoologico esotico.
L'intero patrimonio, del valore di circa 1,5 milioni di euro, sottoposto a confisca di primo grado, era già in affidamento al custode giudiziario nominato dal Tribunale di Trani.
Gli accertamenti patrimoniali avviati nei confronti dell'uomo, eseguiti dai Carabinieri di Andria e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, utilizzando la norma prevista dagli artt. 20 e 24 del d.lgs. nr.159/2011, hanno evidenziato come lo stesso abbia nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alla proprie reali possibilità economico – finanziarie e capacità reddituali, che sulla carta si attestavano al limite della soglia di sopravvivenza, facendo ritenere che le stesse fossero il frutto di attività illecite.
Il provvedimento di confisca, eseguito nella giornata di oggi, ha riguardato una serie di beni, intestati sia alla moglie che a persone molto vicine al pluripregiudicato, ma comunque nella sua disponibilità. Tali beni erano già stati oggetto di sequestro nel novembre del 2017 dallo stesso Tribunale di Trani – Sezione Misure di Prevenzione – e sono costituiti, nello specifico, da un rinomato agriturismo con annesso ippodromo, due aziende agricole dedite alla produzione e commercializzazione di ortofrutta, numerosi fondi agricoli per una estensione complessiva di oltre 5 ettari, nonché un giardino zoologico esotico.
L'intero patrimonio, del valore di circa 1,5 milioni di euro, sottoposto a confisca di primo grado, era già in affidamento al custode giudiziario nominato dal Tribunale di Trani.