Conferenza “Andria resisti”: cosa aspettarsi dalla maggioranza nella manovra finanziaria?

Il centrosinistra ne ha parlato ieri sera. Fortunato: "Col dissesto incandidabilità, hanno preferito il pre-dissesto"

martedì 27 novembre 2018 10.44
A cura di Giovanna Albo
Il centrosinistra compatto ed unito in una conferenza rivolta a tutti i cittadini in cui il messaggio è stato forte e chiaro: "Andria resisti!"

A parlare a lungo è stato il capogruppo Sabino Fortunato, docente di diritto commerciale ed esperto di questioni finanziarie che ha spiegato nel suo intervento "il disastro finanziario in cui versa il paese, frutto di una cattiva politica esercitata dalla maggioranza del centro destra negli ultimi anni e che avrà inevitabili ripercussioni sulla vita dei cittadini". Anche la consigliera Giovanna Bruno, Pd - Progetto ha espresso il suo punto di vista denunciando il fatto che "nonostante la delicatezza del momento e del tema, l'amministrazione ha tirato fuori le carte solo qualche giorno fa tenendoci all'oscuro di tutto, come fa da 8 anni e mezzo a questa parte. Un atteggiamento di chiusura che non è mai cessato ed ora siamo alla resa dei conti, difficilmente potremo partecipare al voto". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Daniela Di Bari, ESP.

Tutto ciò provocherà, secondo le previsioni degli esponenti del centro sinistra, un drastico aumento delle tasse del 100%, gravissimi disagi alle famiglie per il mancato avviamento della mensa o per chi volesse aprire una nuova attività, dovrà sostenere il triplo delle spese, oltre che un aumento per quel che concerne la raccolta rifiuti che giungerà a costare il doppio.

"Un'amministrazione latitante tant'è che di questo piano di rientro siamo venuti, per così dire, in possesso in quest'ultima settimana, addirittura il parere dei revisori è datato il 24 novembre, appena 3 giorni prima del consiglio comunale", spiega il prof. Fortunato. "Un piano di rientro abbastanza 'corposo': un centinaio di pagine con tutti i relativi allegati che preannuncia alla città una situazione di abbattimento dei servizi ed un aumento delle tasse, a fronte dei servizi che diminuiranno. Questo è essenzialmente il contenuto del piano di rientro.
Questa amministrazione è stata incapace di governare in città, ha nascosto sotto il tappeto, per tanti anni, la situazione reale delle finanze comunali e non ha avuto la capacità di rafforzare, a tempo debito, l'ufficio tributi per poter incrementare le proprie entrate. Ha compiuto spese sapendo che non ci sarebbero state le corrispondenti entrate e oggi ci troviamo in una situazione in cui ci sarebbero circa 77/78 milioni di euro da ripianare. Un ripianamento che peserà sulle prossime amministrazioni e sui cittadini soprattutto per i prossimi 15 anni con tariffe, che oggi stanno tutte ai massimi livelli, e che non saranno rivedibili. Noi riteniamo che in realtà sarebbe stato di gran lunga preferibile il dissesto, ma questa amministrazione non la vuole pronunciare perché avrebbe conseguenze sugli amministratori stessi e sul sindaco, in termini di 'incandidabilità' per le prossime elezioni e, quindi, è evidente che questa amministrazione e la sua maggioranza sparpagliata e sbrindellata continueranno ahinoi a 'sgovernare' ancora per molto tempo purtroppo questa città".

Grande partecipazione da parte dei cittadini andriesi, che hanno manifestato rabbia e malcontento per il deterioramento economico e sociale che in questo periodo si vive nella nostra comunità.
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