Confcommercio chiede al Governo Conte l'inserimento tra le “categorie usuranti” anche quella degli ambulanti

All’annuale assemblea della FIVA Confcommercio, anche l'andriese Michele Scarcelli, vice Presidente delegazione cittadina

martedì 4 febbraio 2020
Si è svolta a Milano l'annuale assemblea della FIVA Confcommercio, alla quale hanno partecipato, oltre al Direttore di Confcommercio Bari-BAT Leo Carriera, anche i vertici della Bat e baresi della categoria, tra cui il Vice Presidente della delegazione di Andria Michele Scarcelli e quello nazionale Andrea Nazzarini, che ha proposto al sottosegretario dell'economia Laura Castelli di inserire tra le "categorie usuranti" anche quella degli ambulanti. "Il lavoro degli ambulanti – ha detto Nazzarini - è faticoso quanto quello di un contadino, che si alza alle 5 del mattino, ed opera sotto le intemperie". Particolarmente apprezzato il suo intervento dal sottosegretario, che ha dichiarato di voler far sua questa proposta e portarla sul tavolo di discussione del governo. Nel corso dei vari interventi dei dirigenti della FIVA sono stati affrontati numerose questioni relative al commercio sulle aree pubbliche dal canone unico per la occupazione del suolo pubblico, che decorrerà dal 1 gennaio 2021 al rinnovo delle concessioni di posteggio e allo slittamento del termine per l'invio telematico dei corrispettivi, norme che sono contenute in due emendamenti al Milleproroghe attualmente in discussione alla Camera.
"In un clima molto cordiale e costruttivo - spiega Presidente Nazionale della Fiva-Confcommercio Giacomo Errico - si è chiusa una partita che si trascina ormai da troppo tempo, restituendo alle imprese certezza e dignità sul loro futuro. Ho sempre sostenuto che il dialogo, la collaborazione, la concertazione sono elementi essenziali per risolvere i problemi e sui provvedimenti già adottati e di quelli in itinere. Con la presenza del Vice-Ministro dell'economia On. Castelli si sono praticamente definiti, attraverso l'inserimento di emendamenti nel decreto Milleproroghe, temi vitali che riguardano gli Operatori Commerciali su aree pubbliche come: il canone unico per l'occupazione del suolo pubblico (dal 2021 il frazionamento della tariffa applicata per ore lavorative effettive, con abbattimento fra il 30 e il 40% per i mercati su aree pubbliche), il rinnovo delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 sono rinnovate, sempre con l'istanza dell'operatore titolare d'azienda presenterà all'ente, previo verifica della sussistenza dei requisiti prescritti; Il differimento dei termini per la decorrenza dell'obbligo dell'invio telematico dei corrispettivi mediante procedura telematica, quindi al 2021; la lotta sull'abusivismo dilagante, attraverso tavoli di concertazione con i Comuni." Inoltre, è stato ribadito che, per l'anno 2020, i Comuni non possono aumentare le tariffe vigenti in regime di Tosap e Cosap.