Condizionatori della Biblioteca di Andria: ancora rumore e polemiche
Vicenda iniziata nel dicembre del 2012, Pistillo: «Spegnete quelle macchine»
lunedì 16 giugno 2014
9.00
E' una nuova segnalazione che arriva da un cittadino residente del centro storico di Andria, affianco alla nuova sede della Biblioteca "G. Ceci", a riportare l'attenzione verso i condizionatori presenti proprio nella struttura comunale. La vicenda, iniziata nel dicembre 2012 (Articolo 10 gennaio 2013), ad oggi è ancora ad un punto morto con nessuna soluzione trovata e tanti contatti inefficaci. «Proprio nel mese di dicembre - ci dice Giuseppe - sono rientrato nella mia abitazione reduce da un intervento delicato al cervello. I medici mi hanno prescritto un lungo periodo di riposo. Immediatamente ho sollevato il problema dell'eccessiva rumorosità dei condizionatori della biblioteca comunale che confina esattamente con la mia abitazione. Nel frattempo i diversi amministratori contattati personalmente hanno fatto a gara per rassicurarmi sull'immediato intervento per porre rimedio all'incresciosa situazione frutto di una pessima progettazione. Ancora oggi mi chiedo come sia stato possibile collocare macchine per il condizionamento considerate obsolete dagli stessi amministratori contattati, a pochi metri dalle abitazioni confinanti».
La richiesta fu subito chiara: dei silenziatori per poter diminuire il rumore e soprattutto orari certi di attivazione e spegnimento degli stessi che assicurano sia caldo che freddo. Lo stesso Giuseppe, dopo alcuni mesi, risollevò la vicenda a fine luglio dello scorso anno (Articolo 26 luglio 2013): «Avevo chiesto agli amministratori di venire a casa e farsi qualche ora con me per fargli capire cosa significa vivere qui - dice ancora Giuseppe - ma nessuno è venuto. Vi sono stati solo alcuni sporadici contatti. Diverse volte ho dovuto chiamare i vigili urbani per chiedergli di intervenire in quanto i condizionatori erano accesi anche dopo l'orario di chiusura. E da qualche giorno, come se non bastasse, a seguito di un errata programmazione del timer, i condizionatori funzionano dalle prime ore del mattino. Sempre a seguito della brillante programmazione del timer di accensione dei condizionatori, gli stessi entrano in funzione anche nei giorni di chiusura della biblioteca».
Diversi i sopralluoghi effettuati ma alla fine tutto si è arenato: «L'immobilismo dell'amministrazione si concretizza nella sola intenzione di far passare il tempo - conclude Giuseppe - nei giorni scorsi, una volta contattato l'ufficio dei vigili urbani mi è stato risposto dalla gentile operatrice dei vigili così come si è presentata, di aspettare perché i condizionatori si sarebbero comunque spenti. La richiesta immediata è che non possiamo rendere invivibili le nostre case con macchine eccessivamente rumorose nei giorni di apertura ed in quelle di chiusura. Manca il rispetto della salute dei cittadini, chiedo un intervento immediato».
La richiesta fu subito chiara: dei silenziatori per poter diminuire il rumore e soprattutto orari certi di attivazione e spegnimento degli stessi che assicurano sia caldo che freddo. Lo stesso Giuseppe, dopo alcuni mesi, risollevò la vicenda a fine luglio dello scorso anno (Articolo 26 luglio 2013): «Avevo chiesto agli amministratori di venire a casa e farsi qualche ora con me per fargli capire cosa significa vivere qui - dice ancora Giuseppe - ma nessuno è venuto. Vi sono stati solo alcuni sporadici contatti. Diverse volte ho dovuto chiamare i vigili urbani per chiedergli di intervenire in quanto i condizionatori erano accesi anche dopo l'orario di chiusura. E da qualche giorno, come se non bastasse, a seguito di un errata programmazione del timer, i condizionatori funzionano dalle prime ore del mattino. Sempre a seguito della brillante programmazione del timer di accensione dei condizionatori, gli stessi entrano in funzione anche nei giorni di chiusura della biblioteca».
Diversi i sopralluoghi effettuati ma alla fine tutto si è arenato: «L'immobilismo dell'amministrazione si concretizza nella sola intenzione di far passare il tempo - conclude Giuseppe - nei giorni scorsi, una volta contattato l'ufficio dei vigili urbani mi è stato risposto dalla gentile operatrice dei vigili così come si è presentata, di aspettare perché i condizionatori si sarebbero comunque spenti. La richiesta immediata è che non possiamo rendere invivibili le nostre case con macchine eccessivamente rumorose nei giorni di apertura ed in quelle di chiusura. Manca il rispetto della salute dei cittadini, chiedo un intervento immediato».