Concussione e corruzione: sei pubblici ufficiali ed un imprenditore ai domiciliari
Due appartenenti all'arma dei Carabinieri e quattro della Polizia di Stato della BAT. L'operazione questa mattina da parte della Guardia di Finanza di Bari
mercoledì 14 novembre 2012
10.01
Un imprenditore tranese, due appartententi all'arma dei Carabinieri e quattro alla Polizia Stradale, tutti in servizio tra Barletta, Trani, Gioia del Colle e Bari, sono stati posti ai domiciliari con l'accusa di concussione e corruzione. Le misure cautelari eseguite questa mattina da parte dei militari della Guardia di Finanza di Bari, sono il risultato di un'indagine, avviata circa due anni fa (maggio – dicembre 2010), nel corso della quale era stata posta sotto intercettazione l'utenza cellulare di un imprenditore di Trani operante nel settore del trasporto merci su strada.
Nel corso di tali attività tecniche di intercettazione emergeva un grave episodio di concussione consumato da appartenenti al distaccamento di Polizia Stradale di Gioia del Colle (BA): infatti, gli ufficiali pretesero la somma di € 500,00 per non elevare contravvenzioni per il sovraccarico di un automezzo di sua proprietà e per la mancanza di documenti di trasporto. L'attività svolta dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari ha consentito di raccogliere ulteriori elementi di riscontro per altri comportamenti penalmente rilevanti dell'imprenditore e dei pubblici ufficiali indagati.
Lo stesso imprenditore ha successivamente denunciato altre condotte prevaricatrici e concussive subite, nel tempo, anche da differenti soggetti appartenenti alle forze dell'ordine. Così l'indagine si è ampliata sino ad arrivare alla scoperta di un più ampio fenomeno di concussione che coinvolgeva non solo appartenenti alla Polizia Stradale di Gioia del Colle, di Bari e Barletta (BT), ma anche militari dell'Arma dei Carabinieri in servizio a Trani (BT) e Molfetta (BA). In particolare, durante gli ordinari controlli su strada, sistematicamente si pretendevano somme di denaro o altre utilità (rifornimenti o buoni benzina per autovetture private) per omettere di elevare contravvenzioni a carico dell'imprenditore tranese. Lo stesso imprenditore, inoltre, ha offerto carburante ad un carabiniere al fine di far compiere al pubblico ufficiale un atto contrario ai propri doveri (non elevare un verbale per violazioni al codice della strada).
A conclusione delle indagini ad esser deferiti sono 13 persone (l'imprenditore e 12 appartenenti alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri) tra cui gli odierni destinatari di misura cautelare, responsabili, a vario titolo, dei reati di concussione e corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
Nel corso di tali attività tecniche di intercettazione emergeva un grave episodio di concussione consumato da appartenenti al distaccamento di Polizia Stradale di Gioia del Colle (BA): infatti, gli ufficiali pretesero la somma di € 500,00 per non elevare contravvenzioni per il sovraccarico di un automezzo di sua proprietà e per la mancanza di documenti di trasporto. L'attività svolta dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari ha consentito di raccogliere ulteriori elementi di riscontro per altri comportamenti penalmente rilevanti dell'imprenditore e dei pubblici ufficiali indagati.
Lo stesso imprenditore ha successivamente denunciato altre condotte prevaricatrici e concussive subite, nel tempo, anche da differenti soggetti appartenenti alle forze dell'ordine. Così l'indagine si è ampliata sino ad arrivare alla scoperta di un più ampio fenomeno di concussione che coinvolgeva non solo appartenenti alla Polizia Stradale di Gioia del Colle, di Bari e Barletta (BT), ma anche militari dell'Arma dei Carabinieri in servizio a Trani (BT) e Molfetta (BA). In particolare, durante gli ordinari controlli su strada, sistematicamente si pretendevano somme di denaro o altre utilità (rifornimenti o buoni benzina per autovetture private) per omettere di elevare contravvenzioni a carico dell'imprenditore tranese. Lo stesso imprenditore, inoltre, ha offerto carburante ad un carabiniere al fine di far compiere al pubblico ufficiale un atto contrario ai propri doveri (non elevare un verbale per violazioni al codice della strada).
A conclusione delle indagini ad esser deferiti sono 13 persone (l'imprenditore e 12 appartenenti alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri) tra cui gli odierni destinatari di misura cautelare, responsabili, a vario titolo, dei reati di concussione e corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio