Concorsi 2014 per il Comune di Andria: stop alle procedure
Direttore mercato, Comandante P.M. e vigili. Sospensione sino al 2016
domenica 13 settembre 2015
10.37
E' una delibera dirigenziale di venerdì scorso ad accogliere gli indirizzi di Giunta Comunale di Andria per la sospensione delle procedure concorsuali e selettive di posizioni aperte proprio all'interno dell'ente comunale. In particolare si tratta di avvisi pubblici che hanno origine tra 2013 e 2014 e che erano fermi al palo nonostante la procedura fosse stata espletata in gran parte. Non vi saranno dunque sino a tutto il 2016, un nuovo Direttore del Mercato Comunale oltre ad un nuovo Comandante della Polizia Municipale, ma non vi saranno neanche un Avvocato e due agenti di Polizia Locale previsti nel quadro della pianta organica dell'ente e per cui erano già in corso avvisi di mobilità o concorsi. Annullate anche altre quattro procedure selettive già pronte ma non ancora avviate per due responsabili del settore amministrativo, un responsabile settore tecnico ed un responsabile del servizio amministrativo.
La motivazione espressa dalla Giunta Comunale è "testualmente" chiara ed inequivocabile: «le suddette sospensioni si rendono del tutto necessarie alla luce della normativa sopravvenuta nonchè in relazione al mancato rispetto del patto di stabilità 2012 i cui effetti si estrinsecano nell'anno 2015, così come stabilito dalla decisioni della Corte dei Conti sopra richiamate, nonché a causa del mancato rispetto nell'anno 2014 dell'indicatore dei tempi medi nei pagamenti, che hanno comportato un mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione dei provvedimenti presupposti». Insomma lo sforamento del Patto di Stabilità del 2012 e l'impossibilità di assumere era già nota ai più come anche i tempi lunghi di pagamento della Pubblica Amministrazione che ha, difatto, sforato anche un secondo indicatore essenziale per non incorrere in sanzioni da parte del Governo. Il problema sta nel funzionamento della macchina amministrativa che, inevitabilmente e non rispettando lo stesso piano approntato dall'ente per la pianta organica, potrà subire pesanti difficoltà.
Nel frattempo, per una deroga di legge, resta in piedi l'altro concorso che il Comune di Andria ha bandito per 13 posti per l'assorbimento di personale proveniente dalle Province. Una selezione di mobilità che si concluderà il 22 settembre prossimo e che prevede diverse figure amministrative oltre a geometri e settore tecnico. Le procedure sono riservate solo al personale di ruolo in servizio a tempo indeterminato presso le province.
La motivazione espressa dalla Giunta Comunale è "testualmente" chiara ed inequivocabile: «le suddette sospensioni si rendono del tutto necessarie alla luce della normativa sopravvenuta nonchè in relazione al mancato rispetto del patto di stabilità 2012 i cui effetti si estrinsecano nell'anno 2015, così come stabilito dalla decisioni della Corte dei Conti sopra richiamate, nonché a causa del mancato rispetto nell'anno 2014 dell'indicatore dei tempi medi nei pagamenti, che hanno comportato un mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione dei provvedimenti presupposti». Insomma lo sforamento del Patto di Stabilità del 2012 e l'impossibilità di assumere era già nota ai più come anche i tempi lunghi di pagamento della Pubblica Amministrazione che ha, difatto, sforato anche un secondo indicatore essenziale per non incorrere in sanzioni da parte del Governo. Il problema sta nel funzionamento della macchina amministrativa che, inevitabilmente e non rispettando lo stesso piano approntato dall'ente per la pianta organica, potrà subire pesanti difficoltà.
Nel frattempo, per una deroga di legge, resta in piedi l'altro concorso che il Comune di Andria ha bandito per 13 posti per l'assorbimento di personale proveniente dalle Province. Una selezione di mobilità che si concluderà il 22 settembre prossimo e che prevede diverse figure amministrative oltre a geometri e settore tecnico. Le procedure sono riservate solo al personale di ruolo in servizio a tempo indeterminato presso le province.