Conclusa la I edizione del Festival della disperazione
La disperazione tra letteratura, fotografia, disegno e musica
lunedì 8 maggio 2017
12.01
Si è conclusa ieri la prima edizione del Festival della Disperazione, un'iniziativa del Circolo dei Lettori, prodotta grazie al contributo di privati che hanno creduto nell'idea.
Un festival che si è articolato in tre giornate, con quattordici eventi dislocati tra chiesa Mater Gratiae, Hub Lab e Officina San Domenico, trattando il tema della disperazione a volte con ironia, a volte con grande serietà.
Una scommessa sicuramente vinta per questa prima edizione, che ha registrato una massiccia ed entusiasta partecipazione della città, regalando agli spettatori risate e forti emozioni. Tra gli artisti sul palco del Festival ci sono stati Gianpaolo Ormezzano, Andea Moro, Patrizia Valduga, Matteo Caccia, Francesco Piccolo, Gabriella Caramore e Carlo Lucarelli; ma non solo di letteratura si è parlato, spaziando dalla fotografia, con le mostre "In extremis"di Sandro Giordano e "We animals" di Jo-Anne Mc Arthur, alle arti visive con le tavole di Marco Petrella, sino al canto con il Coro dei Malcontenti che, per le strade della città, ha cantato con solenne disperazione le lamentele raccolte.
A chiusura dei tre giorni l'ultimo concerto dei Folkisciotte, presso lo spazio Hub Lab.
Un festival che si è articolato in tre giornate, con quattordici eventi dislocati tra chiesa Mater Gratiae, Hub Lab e Officina San Domenico, trattando il tema della disperazione a volte con ironia, a volte con grande serietà.
Una scommessa sicuramente vinta per questa prima edizione, che ha registrato una massiccia ed entusiasta partecipazione della città, regalando agli spettatori risate e forti emozioni. Tra gli artisti sul palco del Festival ci sono stati Gianpaolo Ormezzano, Andea Moro, Patrizia Valduga, Matteo Caccia, Francesco Piccolo, Gabriella Caramore e Carlo Lucarelli; ma non solo di letteratura si è parlato, spaziando dalla fotografia, con le mostre "In extremis"di Sandro Giordano e "We animals" di Jo-Anne Mc Arthur, alle arti visive con le tavole di Marco Petrella, sino al canto con il Coro dei Malcontenti che, per le strade della città, ha cantato con solenne disperazione le lamentele raccolte.
A chiusura dei tre giorni l'ultimo concerto dei Folkisciotte, presso lo spazio Hub Lab.