Conclusa anticipatamente anche ad Andria la raccolta delle olive

Incontro informale tra i vertici di Confagricoltura ed il Dirigente del Commissariato di P.S.

venerdì 23 novembre 2018 11.32
Anche Andria, una delle capitali olivicole nazionali, al pari di altre realtà del comparto agricolo, ha visto terminare in questi giorni le operazioni di raccolta olive, così da segnare la conclusione di una anomala quanto negativa campagna olivicola 2018, con una perdita di prodotto che si aggira nella provincia più olivetata d'Europa nell'ordine del 90% rispetto alla produzione dello scorso anno.

Dati allarmanti come del resto la situazione, più generale, in cui versa il comparto primario a causa dell'andamento climatico (siccità e gelate persistenti) che nei giorni scorsi ha voluto trarre un primo, sommario bilancio in una serie di incontri, uno di questi avvenuto ad Andria presso la tenuta del Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, Presidente onorario regionale di Confagricoltura.

L'incontro che ha visto anche la presenza del Presidente della delegazione di Andria di Confagricoltura, dr. Franz De Corato e del vice Presidente delle province di Bari e Bat, l'avvocato Francesco Losito, è avvenuto nel corso di una visita che il Primo Dirigente del locale Commissariato della Polizia di Stato di Andria, dr. Emanuele Bonato, ha compiuto nelle campagne andriesi, dove anche quest'anno, come tradizione, è stato svolto un servizio di controllo del territorio interforze, con la collaborazione di Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale e provinciale nonché delle Guardie campestri, per monitorare costantemente la situazione sul fronte del contrasto dei reati predatori e più in generale per il mantenimento dell'ordine pubblico nelle aree rurali, secondo le direttive impartite dal Questore di Bari.

Quest'anno, come ha sottolineato il dr. Bonato che ha evidenziato il fattivo apporto ricevuto dalle Forze dell'ordine presenti su Andria, avvalendosi nello specifico del contributo reso dal suo collaboratore, il vice Questore aggiunto dr. Gerardo Di Nunno, il servizio pur essendo stato molto limitato per la brevità del periodo della campagna olivicola, ha permesso ugualmente di mantenere costante la presenza delle Forze dell'ordine nel vasto agro andriese, così da essere un deterrente concreto al manifestarsi di episodi di illegalità o di criminalità locale.

Da parte dei vertici di Confagricoltura sono stati forniti alcuni dati sulla crisi in atto, con frantoi ed oleifici cooperativi chiusi perché sono mancate le olive e di oltre un milione di giornate lavorative andate in fumo. Molte aziende agricole non solo hanno già chiuso le operazioni di raccolta, ma addirittura non hanno nemmeno iniziato a lavorare. Paradossalmente, a fronte di questo deficit produttivo registrato in Puglia, ma anche in altre regioni meridionali, di contro le uniche regioni che hanno registrato un aumento di produzione agricola, sono state quelle centrali quali l'Abruzzo e la Toscana.

Per gli imprenditori agricoli, a fronte di questa penosa situazione che porterà sicuramente ad un ulteriore abbandono delle campagne a causa della mancanza di redditività è necessario non far mancare la presenza dello Stato così da non consentire che possano esserci zone franche del territorio, dove la criminalità possa assumerne il controllo.

Da parte dell'Autorità di Pubblica Sicurezza è stato quindi assicurato che il monitoraggio del territorio rurale di Andria come anche delle altre zone della regione non potrà mai venir meno e che sarà necessario una maggiore collaborazione per mettere in atto ogni possibile intervento che debelli sul nascere episodi o situazioni di illegalità, prima ancora che diventino di ambito criminale.
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