Conca (M5S) su formazione OSS: «La Regione frustra la libera concorrenza»
Il penta stellato interroga sulla legittimità dei criteri di organizzazione di corsi formativi
sabato 18 febbraio 2017
«I criteri individuati dalla Regione Puglia si pongono in netto contrasto con le direttive europee, con la normativa nazionale, frustrando la libera concorrenza». Queste l'opinione di Mario Conca, consigliere del M5S nonché componente della III Commissione Sanità, che ha pertanto depositato un'interrogazione rivolta agli organi di competenza. Essa riguarda la legittimità e la correttezza dei criteri individuati dalla Regione Puglia per consentire agli Enti formatori di poter organizzare i corsi di formazione.
«L'organizzazione dei corsi di formazione per OSS, sulla base delle previsioni dei bandi emessi dalla Regione Puglia, rischia di diventare un problema di portata non indifferente» ha dichiarato il penta stellato, ponendo l'attenzione sul Regolamento Regionale n°28 del 18.12.2007, e dagli avvisi n°1/2014 e n°5/2016.
«L'inserimento dei requisiti dell'esperienza biennale, anche non continuativa, nel campo dei percorsi formativi per il sociale mediante avviso pubblico -continua Conca- e di quello della dimostrazione dell'erogazione, da parte dei soggetti formatori, di attività finalizzate alla formazione di figure nel settore sociale di durata non inferiore ad 800 ore nel biennio, si eliminano tutti quegli enti formativi che, pur essendo accreditati dalla Regione, non possono partecipare autonomamente in quanto privi dei suddetti requisiti».
Conca nell'interrogazione sottolinea come la previsione di tali criteri impoverisca la qualità dei programmi formativi e determini l'impossibilità di soddisfare la crescente richiesta di percorsi formativi nel settore socio sanitario, con la conseguente proliferazione sul web di "enti" di formazione pugliesi, privi dell'accreditamento previsto dalla Regione Puglia, che aggirano tranquillamente l'ostacolo abbinandosi ad enti di altre regioni. «In questo modo -aggiunge- si crea una vera migrazione di corsisti fuori dalla Puglia, senza alcuna garanzia sulla frequenza e sulla serietà dell'organizzazione dei corsi che ha come conseguenza un ulteriore danno economico agli enti formativi accreditati.
Per tutti questi motivi il Consigliere Conca ritiene doveroso che gli organi competenti forniscano un'adeguata e motivata risposta agli interrogativi suscitati dalle problematiche innanzi evidenziate."Questa situazione -conclude- non può essere tollerata, perché crea notevoli disparità fra gli enti accreditati, perchè alcuni non potranno mai acquisire i requisiti richiesti nei bandi e negli avvisi relativi ai progetti formativi».
«L'organizzazione dei corsi di formazione per OSS, sulla base delle previsioni dei bandi emessi dalla Regione Puglia, rischia di diventare un problema di portata non indifferente» ha dichiarato il penta stellato, ponendo l'attenzione sul Regolamento Regionale n°28 del 18.12.2007, e dagli avvisi n°1/2014 e n°5/2016.
«L'inserimento dei requisiti dell'esperienza biennale, anche non continuativa, nel campo dei percorsi formativi per il sociale mediante avviso pubblico -continua Conca- e di quello della dimostrazione dell'erogazione, da parte dei soggetti formatori, di attività finalizzate alla formazione di figure nel settore sociale di durata non inferiore ad 800 ore nel biennio, si eliminano tutti quegli enti formativi che, pur essendo accreditati dalla Regione, non possono partecipare autonomamente in quanto privi dei suddetti requisiti».
Conca nell'interrogazione sottolinea come la previsione di tali criteri impoverisca la qualità dei programmi formativi e determini l'impossibilità di soddisfare la crescente richiesta di percorsi formativi nel settore socio sanitario, con la conseguente proliferazione sul web di "enti" di formazione pugliesi, privi dell'accreditamento previsto dalla Regione Puglia, che aggirano tranquillamente l'ostacolo abbinandosi ad enti di altre regioni. «In questo modo -aggiunge- si crea una vera migrazione di corsisti fuori dalla Puglia, senza alcuna garanzia sulla frequenza e sulla serietà dell'organizzazione dei corsi che ha come conseguenza un ulteriore danno economico agli enti formativi accreditati.
Per tutti questi motivi il Consigliere Conca ritiene doveroso che gli organi competenti forniscano un'adeguata e motivata risposta agli interrogativi suscitati dalle problematiche innanzi evidenziate."Questa situazione -conclude- non può essere tollerata, perché crea notevoli disparità fra gli enti accreditati, perchè alcuni non potranno mai acquisire i requisiti richiesti nei bandi e negli avvisi relativi ai progetti formativi».