Con la fine dell'estate torna rito familiare delle ‘conserve fai da te’: dalla passata di pomodori alla marmellata
E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti Puglia
domenica 8 settembre 2024
10.24
Con i rincari che riducono il potere di acquisto delle famiglie e cambiano la composizione del carrello della spesa, alla fine dell'estate torna il rito delle conserve 'fai da te', con i pugliesi intenti tra pentole e vasetti a preparare marmellate, sottoli e sottaceti, oltre alla tradizionale passata di pomodoro che riunisce l'intera famiglia per assicurare le scorte per l'inverno. E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti Puglia, che ha organizzato nei mercati contadini di Campagna Amica in Puglia la giornata di sottoli e marmellate per svelare ai consumatori segreti e i consigli utili per le conserve fai da te, per 'portare in tavola' ortaggi ed erbe di campo e dei boschi mirabilmente trasformate in conserve della nonne, salse e passate, ma anche la frutta di stagione che, trasformata in marmellata, guarnirà dolci e crostate.
La preparazione più radicata nella tradizione è quella della trasformazione del pomodoro che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l'asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l'imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie.
Altro rito della tradizione pugliese è la preparazione dei famosi 'carciofini' sottolio, a cui vanno eliminate le foglie esterne e tagliate la sommità, salvando solo un pezzetto di gambo che va decorticato. Va tagliato ogni carciofo in 4-6 spicchi, privandoli della barbina e per non farli annerire, via via che sono puliti bisogna immergerli in una ciotola di acqua acidulata con il succo di mezzo limone. I carciofi vanno lessati poi in acqua e aceto, con il vino e 10-12 g di sale. Dopo averli scolati con una schiumarola su un canovaccio, in modo che assorba l'acqua, una volta raffreddati vanno riposti in un vaso di vetro da 1 litro, incastrandoli in modo da lasciare meno spazio possibile tra uno e l'altro e alternandoli con gli aromi e il vasetto deve essere riempito rigorosamente di olio extravergine di oliva a coprire completamente i carciofi.
Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate. Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti regionale – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare gli sprechi.
L'attività di trasformatori "fai da te", comunque – conclude Coldiretti Puglia – comporta l'osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.
La preparazione più radicata nella tradizione è quella della trasformazione del pomodoro che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l'asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l'imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie.
Altro rito della tradizione pugliese è la preparazione dei famosi 'carciofini' sottolio, a cui vanno eliminate le foglie esterne e tagliate la sommità, salvando solo un pezzetto di gambo che va decorticato. Va tagliato ogni carciofo in 4-6 spicchi, privandoli della barbina e per non farli annerire, via via che sono puliti bisogna immergerli in una ciotola di acqua acidulata con il succo di mezzo limone. I carciofi vanno lessati poi in acqua e aceto, con il vino e 10-12 g di sale. Dopo averli scolati con una schiumarola su un canovaccio, in modo che assorba l'acqua, una volta raffreddati vanno riposti in un vaso di vetro da 1 litro, incastrandoli in modo da lasciare meno spazio possibile tra uno e l'altro e alternandoli con gli aromi e il vasetto deve essere riempito rigorosamente di olio extravergine di oliva a coprire completamente i carciofi.
Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate. Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti regionale – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare gli sprechi.
L'attività di trasformatori "fai da te", comunque – conclude Coldiretti Puglia – comporta l'osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.