Comunità inclusive: due appuntamenti promossi dall’Ufficio Catechistico Diocesano
Si parte con un incontro sul tema "Approccio alla comunicazione nello spettro autistico"
martedì 13 novembre 2018
L'ufficio Catechistico Diocesano, sollecitato dalle parole del Vescovo Mons. Luigi Mansi che, nella lettera pastorale "Date loro voi stessi da mangiare", invita la comunità diocesana ad annunciare il Vangelo a tutti e soprattutto ai più deboli, promuove due importanti appuntamenti sulla catechesi inclusiva. Il primo si terrà giovedì 15 novembre alle ore 19.00 presso l'Oratorio Salesiano in Corso Cavour, 71 – Andria. Interverrà, sul tema: "Approccio alla comunicazione nello spettro autistico", la dott.ssa Maria Grazia Fiore, docente – formatrice sull'inclusione delle persone con spettro autistico e collaboratrice con l'Ufficio Catechistico Nazionale in qualità di esperto nel Settore per la catechesi delle persone disabili.
Il secondo appuntamento è costituito dalla Celebrazione Eucaristica, con traduzione per sordomuti nella lingua italiana dei segni (LIS), che si terrà domenica 18 novembre alle ore 18.00 presso la parrocchia Madonna di Pompei in via Valle D'Aosta, 1- Andria. La suddetta Celebrazione vedrà la partecipazione dell'Associazione audiolesi "P. L. Apicella" di Andria.
In una società dove impera la "cultura dello scarto" di chi erroneamente non è considerato utile, le comunità cristiane sono chiamate ad essere autenticamente inclusive.
La Chiesa infatti non ha motivo di esistere se non per rendere presente nel mondo la persona di Gesù, il suo amore per gli uomini e in particolare per i piccoli e gli esclusi.
L'autismo è un deficit persistente nella comunicazione sociale e nell'interazione sociale che sollecita i catechisti, i genitori e gli insegnanti ad essere "partner comunicativi" delle persone autistiche imparando a riconoscere prima di tutto il loro bisogno di comunicazione. Le vite di quanti sono segnati dallo spettro autistico non sono affatto inutili e necessitano, come ogni vita umana, di relazioni per incrementare l'autostima.
L'autismo è in crescita ed è in crescita anche l'interesse sociale e scientifico su di esso. L'intento dell'incontro è anche quello di favorire una rete tra le diverse realtà presenti sul territorio che si occupano di autismo al fine di promuovere un'azione sinergica e più efficace.
La Celebrazione Eucaristica, tradotta nella lingua dei segni, che si terrà mensilmente a partire da domenica 18 novembre, è in continuità con i due corsi, promossi sempre dall'ufficio catechistico diocesano negli ultimi due anni, e finalizzati a promuovere l'accoglienza e l'inclusione, nella celebrazione eucaristica domenicale nonché negli itinerari di vita cristiana, delle persone con disabilità uditiva.
La sordità genera spesso stati di vergogna e isolamento perché le persone sorde non sempre si sentono capite nelle loro difficoltà e rischiano di essere così facilmente ignorate.
In questi ultimi anni di certo molto cammino si è fatto a proposito della catechesi alle persone diversamente abili e della loro accoglienza nelle comunità ma molto rimane ancora da fare circa il loro pieno inserimento nella vita comunitaria, nella consapevolezza che essi costituiscono una risorsa in quanto, come afferma il teologo luterano Bonhoeffer "ogni comunità cristiana deve sapere che non solo i deboli hanno bisogno dei forti, ma che questi ultimi non possono essere veramente uomini senza i primi".
Si tratta allora di proseguire nel cammino fino a che ogni persona diversamente abile non avrà incontrato una comunità dove, senza essere specialisti ma semplicemente cristiani, si impari a scoprire e a vivere insieme la straordinaria Buona Novella di Gesù.
Il secondo appuntamento è costituito dalla Celebrazione Eucaristica, con traduzione per sordomuti nella lingua italiana dei segni (LIS), che si terrà domenica 18 novembre alle ore 18.00 presso la parrocchia Madonna di Pompei in via Valle D'Aosta, 1- Andria. La suddetta Celebrazione vedrà la partecipazione dell'Associazione audiolesi "P. L. Apicella" di Andria.
In una società dove impera la "cultura dello scarto" di chi erroneamente non è considerato utile, le comunità cristiane sono chiamate ad essere autenticamente inclusive.
La Chiesa infatti non ha motivo di esistere se non per rendere presente nel mondo la persona di Gesù, il suo amore per gli uomini e in particolare per i piccoli e gli esclusi.
L'autismo è un deficit persistente nella comunicazione sociale e nell'interazione sociale che sollecita i catechisti, i genitori e gli insegnanti ad essere "partner comunicativi" delle persone autistiche imparando a riconoscere prima di tutto il loro bisogno di comunicazione. Le vite di quanti sono segnati dallo spettro autistico non sono affatto inutili e necessitano, come ogni vita umana, di relazioni per incrementare l'autostima.
L'autismo è in crescita ed è in crescita anche l'interesse sociale e scientifico su di esso. L'intento dell'incontro è anche quello di favorire una rete tra le diverse realtà presenti sul territorio che si occupano di autismo al fine di promuovere un'azione sinergica e più efficace.
La Celebrazione Eucaristica, tradotta nella lingua dei segni, che si terrà mensilmente a partire da domenica 18 novembre, è in continuità con i due corsi, promossi sempre dall'ufficio catechistico diocesano negli ultimi due anni, e finalizzati a promuovere l'accoglienza e l'inclusione, nella celebrazione eucaristica domenicale nonché negli itinerari di vita cristiana, delle persone con disabilità uditiva.
La sordità genera spesso stati di vergogna e isolamento perché le persone sorde non sempre si sentono capite nelle loro difficoltà e rischiano di essere così facilmente ignorate.
In questi ultimi anni di certo molto cammino si è fatto a proposito della catechesi alle persone diversamente abili e della loro accoglienza nelle comunità ma molto rimane ancora da fare circa il loro pieno inserimento nella vita comunitaria, nella consapevolezza che essi costituiscono una risorsa in quanto, come afferma il teologo luterano Bonhoeffer "ogni comunità cristiana deve sapere che non solo i deboli hanno bisogno dei forti, ma che questi ultimi non possono essere veramente uomini senza i primi".
Si tratta allora di proseguire nel cammino fino a che ogni persona diversamente abile non avrà incontrato una comunità dove, senza essere specialisti ma semplicemente cristiani, si impari a scoprire e a vivere insieme la straordinaria Buona Novella di Gesù.