Comunità dei Braccianti: strada intitolata a Don Riccardo Zingaro

Iter quasi concluso per l'indimenticato cofondatore dell'associazione

mercoledì 20 maggio 2015
«La Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Bari – si legge in un comunicato stampa del Presidente della Comunità dei Braccianti di Andria, Prof. Giuseppe Scaringella - con nota del 07/05/2015 ha inviato al Comune di Andria, Settore Innovazione Tecnologica Anagrafe e Servizi Demografici, il richiesto parere preventivo per la intitolazione di parte di Piazza Toniolo al compianto ed amatissimo Don Riccardo Zingaro, cofondatore e Assistente Generale per più lustri dell'Associazione "Comunità dei Braccianti", la cui sezione comunale andriese è stata e rimane punto di riferimento sul territorio per le numerose attività organizzate nelle diverse stagioni al servizio dei braccianti, degli emigranti, dei bambini e delle famiglie».

Inizia dunque l'ultima fase relativa alla preparazione della targa stradale e della sua sistemazione. «Gli organi Generali e Sezionali di questa Associazione - ribadisce la nota della Comunità dei Braccianti di Andria - cui fu dato il dono della conoscenza, della frequentazione e dell'assistenza umana-socio-culturale e pastorale di Don Riccardo, ringraziano la Divina Provvidenza per la conclusione positiva del procedimento amministrativo ed esprimono sincero apprezzamento al Sindaco, alla Giunta Municipale, al Consiglio Comunale e alla Commissione consultiva per la Toponomastica della Città di Andria per aver accolto la proposta della intitolazione di un tratto viario urbano al carissimo Don Riccardo e per l'impegno dispiegato per la sua tempestiva realizzazione. La Presidenza Generale della Comunità dei Braccianti, coordinandosi con gli Organi amministrativi comunali di Andria, curerà la manifestazione di scoprimento della targa stradale per la ricorrenza del 16° Anniversario della morte di Don Riccardo, la cui memoria, d'ora innanzi, sarà alimentata nei tempi avvenire come quella di chi può dire a conclusione del suo percorso terreno "ho fatto per te, Signore, ciò che potevo"».