Comunali 2015, Troiano: «Ai giovani dico di impegnarsi in politica»
La prima "volta" dell'imprenditore andriese nelle liste del Partito Democratico
lunedì 11 maggio 2015
11.46
«E' la mia prima esperienza ufficiale in politica anche se ho sempre amato la politica. Credo che ci piangiamo sempre addosso anche se penso sia inutile puntare sempre il dito contro gli altri, iniziamo a dire la nostra. Io sono ancora un cittadino ed ho tanto da dire e lo voglio dire in politica e c'è tanto da fare, dico ai giovani di metter la faccia e di parlare ed impegnarsi in politica». Le parole sono di Giovanni Troiano che sabato pomeriggio ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale per la carica di consigliere comunale nelle fila del Partito Democratico a sostegno di Sabino Fortunato.
«Il futuro è già oggi - ha detto Troiano - siamo in ritardo su tutto, siamo in una città che inaugura e che taglia nastri, ma il problema vero è che dopo aver inaugurato, bisogna aprire le attività e farle vivere. Ultima in ordine di tempo è l'opera di San Valentino, il Polivalente. Sfido chiunque ad andar lì ed a vedere se ci sono già atleti che fanno attività. Il futuro per me è iniziare a programmare prima ed inaugurare dopo. Essenziale è pagare anche le imprese, è inutile tagliare nastri e non pagare chi lavora». Il sostegno a Sabino Fortunato è convinto: «Credo che il Prof. Fortunato sia la persona più adatta ed idonea in questo momento - ha detto Troiano - non dimentichiamo che ricopre ruoli importanti come per esempio una delega nella Banca d'Italia. E' un grande personaggio e penso che la politica fatta da certe personalità è da ammirare. Aldilà di quello che dice il centrodestra, lui dedicherà tutto il tempo che servirà per cambiare radicalmente tutta questa città».
Giovanni Troiano è imprenditore nel settore agroalimentare e dal suo punto di vista diverse sono le cose dalle quali è necessario ripartire: «Come imprenditore questa sfida ha un sapore diverso - ha detto Troiano - posso spaziare dall'agricoltura alla sicurezza. Proprio nella mia impresa, infatti, vivo con particolare attenzione l'aspetto sicurezza soprattutto nel mio settore. La mia azienda è stata martoriata a livello di delinquenza, ho subito sette rapine in 10 anni. Credo che bisogna partire anche da li. Sicurezza significa anche lavoro, lavoro e correttezza. Basta controllare e ricominciare a non assumere più persone non in regola e così facendo potremmo dare molto più lavoro ai giovani. Come vedete nel solo settore dell'agroalimentare abbiamo praticamente quasi tutto lo scibile da rilanciare ed abbiamo tanto da fare».
«Il futuro è già oggi - ha detto Troiano - siamo in ritardo su tutto, siamo in una città che inaugura e che taglia nastri, ma il problema vero è che dopo aver inaugurato, bisogna aprire le attività e farle vivere. Ultima in ordine di tempo è l'opera di San Valentino, il Polivalente. Sfido chiunque ad andar lì ed a vedere se ci sono già atleti che fanno attività. Il futuro per me è iniziare a programmare prima ed inaugurare dopo. Essenziale è pagare anche le imprese, è inutile tagliare nastri e non pagare chi lavora». Il sostegno a Sabino Fortunato è convinto: «Credo che il Prof. Fortunato sia la persona più adatta ed idonea in questo momento - ha detto Troiano - non dimentichiamo che ricopre ruoli importanti come per esempio una delega nella Banca d'Italia. E' un grande personaggio e penso che la politica fatta da certe personalità è da ammirare. Aldilà di quello che dice il centrodestra, lui dedicherà tutto il tempo che servirà per cambiare radicalmente tutta questa città».
Giovanni Troiano è imprenditore nel settore agroalimentare e dal suo punto di vista diverse sono le cose dalle quali è necessario ripartire: «Come imprenditore questa sfida ha un sapore diverso - ha detto Troiano - posso spaziare dall'agricoltura alla sicurezza. Proprio nella mia impresa, infatti, vivo con particolare attenzione l'aspetto sicurezza soprattutto nel mio settore. La mia azienda è stata martoriata a livello di delinquenza, ho subito sette rapine in 10 anni. Credo che bisogna partire anche da li. Sicurezza significa anche lavoro, lavoro e correttezza. Basta controllare e ricominciare a non assumere più persone non in regola e così facendo potremmo dare molto più lavoro ai giovani. Come vedete nel solo settore dell'agroalimentare abbiamo praticamente quasi tutto lo scibile da rilanciare ed abbiamo tanto da fare».