Comunali 2015, Losappio: «Parliamo di persone e tutela dei diritti»
Il candidato di Noi a Sinistra risponde all'appello di Don Geremia Acri
mercoledì 20 maggio 2015
«Caro Don Geremia, grazie per la lettera. Cogliamo l'occasione per ringraziare te e tutti i volontari per il servizio encomiabile che offrite alla comunità, nonostante le enormi difficoltà dettate dal vertiginoso aumento di poveri e la poca attenzione che questa amministrazione ha rivolto negli ultimi anni nei vostri confronti. Abbiamo apprezzato molto le tue parole, perché in questa campagna elettorale, di tutto si sta parlando, tranne che di persone. Noi, lo stiamo facendo. Abbiamo messo al centro delle nostre proposte la persona e la tutela del diritto a un'esistenza dignitosa di tutti gli esseri viventi». Sono le parole di Savino Losappio che rilancia l'appello di Don Geremia Acri di qualche giorno fa e risponde con la propria idea di città.
«Riteniamo che un'amministrazione attenta alle problematiche legate alle povertà e all'accoglienza debba agire in prima persona con proprie progettualità e investimenti reali, senza delegare a terzi - dice Losappio - Non lo diciamo oggi, ma da sempre. Anche in questi anni di opposizione in Consiglio Comunale, per quel che ci è stato possibile, ci siamo fermamente opposti a qualsiasi scelta politica irrazionale, volta a tagliare fondi, senza considerare che si stesse parlando di persone e non di capitoli di bilancio. Pensiamo che la privatizzazione dei servizi alla persona, scelta lasciata trasparire dall'amministrazione uscente, così come la "delega"con fondi irrisori per l'accoglienza, siano scelte politiche scellerate che non vedranno mai la nostra condivisione. Appare, peraltro, preoccupante la presenza di liste che fanno del razzismo e del respingimento indiscriminato del diverso, i propri cavalli di battaglia. Ti salutiamo e ti auguriamo buon lavoro, citando una persona a noi cara: "Solo se avremo servito potremo parlare e saremo creduti. L'unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio. Conta più un gesto di servizio che tutte le prediche e le omelie" (Don Tonino Bello)».
«Riteniamo che un'amministrazione attenta alle problematiche legate alle povertà e all'accoglienza debba agire in prima persona con proprie progettualità e investimenti reali, senza delegare a terzi - dice Losappio - Non lo diciamo oggi, ma da sempre. Anche in questi anni di opposizione in Consiglio Comunale, per quel che ci è stato possibile, ci siamo fermamente opposti a qualsiasi scelta politica irrazionale, volta a tagliare fondi, senza considerare che si stesse parlando di persone e non di capitoli di bilancio. Pensiamo che la privatizzazione dei servizi alla persona, scelta lasciata trasparire dall'amministrazione uscente, così come la "delega"con fondi irrisori per l'accoglienza, siano scelte politiche scellerate che non vedranno mai la nostra condivisione. Appare, peraltro, preoccupante la presenza di liste che fanno del razzismo e del respingimento indiscriminato del diverso, i propri cavalli di battaglia. Ti salutiamo e ti auguriamo buon lavoro, citando una persona a noi cara: "Solo se avremo servito potremo parlare e saremo creduti. L'unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio. Conta più un gesto di servizio che tutte le prediche e le omelie" (Don Tonino Bello)».