Comunali 2015, Losappio: «Adottato codice etico per candidature»

Il candidato di SEL annuncia l'adesione all'autoregolamentazione di Libera

domenica 12 aprile 2015
«La nostra lista ha adottato il codice di autoregolamentazione di Libera e s'impegna per l'approvazione della Carta di Pisa». E' questo il messaggio di Savino Losappio, candidato Sindaco della Città di Andria, con la lista di Sinistra Ecologia e Libertà che rilancia la discussione sul tema della corruzione e dell'incandidabilità al Consiglio Comunale: «Nel rapporto presentato dalla Guardia di Finanza nei giorni scorsi, è emerso come lo Stato italiano, a causa della corruzione, frodi in appalti e sprechi nella Pubblica Amministrazione, abbia subito un danno pari a 4,1 miliardi di Euro - ha detto Losappio - Sempre secondo lo stesso rapporto, ad essere denunciate per reati contro la Pubblica amministrazione sono state 3.700 persone; assegnati in modo illecito appalti pubblici per 1,8 miliardi, più di un terzo di quelli monitorati. Il controllo sull'evasione fiscale ha portato alla scoperta di quasi 8.000 evasori totali».

Numeri ma non solo, anche azioni pratiche: «Siamo convinti che una buona amministrazione e quindi un buon amministratore locale debba muovere i primi passi nella direzione del contrasto all'attività illecita. Alcuni strumenti a disposizione esistono già, altri possono essere integrati - ha ribadito Losappio - Quelli esistenti, ad esempio, consistono nell'attività che spetta ad ogni formazione politica di selezione di classe dirigente e di candidati in lista. Su questo tema, possono essere importanti le scelte che si operano proprio in via preventiva, in sede di costruzione proprio delle liste che competono alle elezioni amministrative. Sottoscriviamo quindi il codice di autoregolamentazione per le candidature approvato dalla Commissione Antimafia. Tra i nostri primi atti, poi, vi sarà l'adesione della Giunta alla Carta di Avviso Pubblico, codice etico della buona politica recentemente sottoscritto anche dal Comune di Siena. Essa indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli della nostra Costituzione - ha concluso Losappio - Il principio di eguaglianza e di coesione sociale possono trovare attuazione solo rimuovendo alcuni degli ostacoli che oggi creano disparità tra coloro che agiscono e vivono secondo legge e coloro che, in barba al minimo di regole di convivenza sociale, vivono di corruzione e illegalità».