Comunali 2015, Grumo: «Fortunato e la sinistra già sforato Patto di Stabilità»
Il candidato consigliere per Forza Italia torna sull'argomento Corte dei Conti
martedì 26 maggio 2015
9.30
«Stiamo assistendo in queste ore ad un indegno valzer di bugie e mistificazioni, solo per cercare, invano, di dileggiare e danneggiare l'Amministrazione Giorgino. Privi di un solo argomento volto alla crescita della città ed al futuro della nostra comunità, tutti i nostri oppositori stanno provando a buttare in rissa gli ultimi scampoli di questa campagna elettorale. Ma non ci riusciranno ed i loro chiari falli di frustrazione verranno giudicati per ciò che rappresentano. Stanno dicendo che lo sforamento del patto di stabilità sarebbe propedeutico ad un dissesto finanziario del Comune. Raccontano balle». Le parole di Gianluca Grumo, già capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e candidato nella stessa lista alla prossima tornata elettorale del 31 maggio, in risposta a Sabino Fortunato ed ai diversi attacchi che si stanno materializzando in queste ore dopo l'arrivo delle motivazioni della Corte dei Conti rispetto alla sentenza rivista del bilancio 2012.
«Basta ricordare che a sforare il patto di stabilità interno fu già la sinistra nel 2006 - ha ricordato Grumo - proprio con il tandem prof. Fortunato – Griner da assessori al bilancio con la Corte dei Conti che, in quell'occasione, parlava di situazioni di grave irregolarità contabile e forti dubbi circa una sana e prudente gestione finanziaria. Ma nonostante ciò la città, riteniamo, sia sopravvissuta senza né dissesti economici né dissesti materiali. E proprio perché Fortunato nel 2006 ha sforato tale patto, che il suo segretario nazionale, e primo ministro Renzi, definisce patto di stupidità, dovrebbe egli stesso sapere che le sanzioni relative, a seguito del ricalcalo finanziario, non toccano le tasche dei cittadini ma in ordine, nell'anno in corso riguarderebbero: la mancata assunzione di personale (dal 2010 le uniche assunzioni hanno riguardato personale della Polizia Municipale in forza di una sentenza di legge); la riduzione della spesa corrente (siamo passati già da 70 milioni del 2010 ai 60 del 2015); la riduzione delle indennità per la Giunta (già fatta del 30% per sindaco ed assessori dal mese di gennaio). Basta bugie, basta mistificazioni. La sinistra dia conto, allora, delle indennità del Pru di San Valentino, stimate a 10 euro quando le sentenze sugli espropri costano, oggi, alla collettività 97 euro a metro quadro. Questi sono i veri danni economici prodotti alla collettività di cui bisogna vergognarsi».
Lo stesso Grumo, poi, torna sulla sentenza: «La Corte dei Conti evidenzia, invece, un elemento chiaro ed inequivocabile: recuperare le somme derivanti dal contenzioso con l'Italgas era una operazione corretta, tempestiva e doverosa. Altro che bancarotta. Le violenze verbali di questi giorni da parte di tutti i nostri oppositori, le manifestazioni illegali effettuate, che non fanno onore ad un professore universitario, le sinistre menzogne dei grillini, i quali appartengono allo stesso album di famiglia del prof. Fortunato, verranno tutte spazzate via dal voto popolare del 31 maggio. Più cresce il nervosismo dei nostri oppositori e più cresce il consenso nei confronti di Nicola Giorgino. E la verità, vedendo le immagini delle manifestazioni di Fortunato con presenti una ventina di individui e basta, è che la gente di Andria non solo non vuole più sentirvi, ma crediamo proprio che non voglia neanche più vedervi».
«Basta ricordare che a sforare il patto di stabilità interno fu già la sinistra nel 2006 - ha ricordato Grumo - proprio con il tandem prof. Fortunato – Griner da assessori al bilancio con la Corte dei Conti che, in quell'occasione, parlava di situazioni di grave irregolarità contabile e forti dubbi circa una sana e prudente gestione finanziaria. Ma nonostante ciò la città, riteniamo, sia sopravvissuta senza né dissesti economici né dissesti materiali. E proprio perché Fortunato nel 2006 ha sforato tale patto, che il suo segretario nazionale, e primo ministro Renzi, definisce patto di stupidità, dovrebbe egli stesso sapere che le sanzioni relative, a seguito del ricalcalo finanziario, non toccano le tasche dei cittadini ma in ordine, nell'anno in corso riguarderebbero: la mancata assunzione di personale (dal 2010 le uniche assunzioni hanno riguardato personale della Polizia Municipale in forza di una sentenza di legge); la riduzione della spesa corrente (siamo passati già da 70 milioni del 2010 ai 60 del 2015); la riduzione delle indennità per la Giunta (già fatta del 30% per sindaco ed assessori dal mese di gennaio). Basta bugie, basta mistificazioni. La sinistra dia conto, allora, delle indennità del Pru di San Valentino, stimate a 10 euro quando le sentenze sugli espropri costano, oggi, alla collettività 97 euro a metro quadro. Questi sono i veri danni economici prodotti alla collettività di cui bisogna vergognarsi».
Lo stesso Grumo, poi, torna sulla sentenza: «La Corte dei Conti evidenzia, invece, un elemento chiaro ed inequivocabile: recuperare le somme derivanti dal contenzioso con l'Italgas era una operazione corretta, tempestiva e doverosa. Altro che bancarotta. Le violenze verbali di questi giorni da parte di tutti i nostri oppositori, le manifestazioni illegali effettuate, che non fanno onore ad un professore universitario, le sinistre menzogne dei grillini, i quali appartengono allo stesso album di famiglia del prof. Fortunato, verranno tutte spazzate via dal voto popolare del 31 maggio. Più cresce il nervosismo dei nostri oppositori e più cresce il consenso nei confronti di Nicola Giorgino. E la verità, vedendo le immagini delle manifestazioni di Fortunato con presenti una ventina di individui e basta, è che la gente di Andria non solo non vuole più sentirvi, ma crediamo proprio che non voglia neanche più vedervi».