Comunali 2015, Fortunato: «Grumo non può mettere insieme ceci e piselli»
La replica del candidato Sindaco di centrosinistra al consigliere di Forza Italia
giovedì 21 maggio 2015
12.59
«Avrei voluto evitare di ritornare sull'argomento "disastro finanziario", ma il Capogruppo Grumo non riesce a leggere neppure i suoi bilanci e a distinguere il deficit della gestione corrente dalla debitorìa complessiva del Comune di Andria. Il consigliere di maggioranza dovrebbe evitare di mettere insieme ceci e piselli». Non lascia spazio a dubbi la replica "piccata" del candidato Sindaco per il centrosinistra, Sabino Fortunato, che risponde al consigliere di Forza Italia, Gianluca Grumo, sull'approvazione del rendiconto 2014: «Il deficit di cassa ha a che fare con la tensione finanziaria (liquidità) - dice Fortunato - I debiti complessivi per l'importo di 147mln sono attestati direttamente nel conto del patrimonio approvato il 12 maggio scorso. Evidentemente chi è distratto nella lettura dei conti è il consigliere Grumo».
«Quanto ai residui passivi (debiti accumulati negli anni di competenza dell'amministrazione Giorgino) - ha ribadito Fortunato - devo ricordare che essi ammontano a oltre 100mln, come rilevabile dalla "Analisi di anzianità dei residui" allegata al bilancio. L'incapacità di estinguere i debiti a tempo opportuno è la diretta conseguenza, denunciata dai revisori contabili, dalla dirigente del settore e dalla Corte dei Conti, della incapacità di incasso sul versante delle entrate. Spiace constatare che alcuna risposta viene fornita a proposito della gestione di competenza 2014 le cui entrate "accertate" sono inferiori alle spese con un disavanzo di 7,5 mln di euro, disavanzo che si trasforma in un saldo positivo solo grazie all'applicazione dell'avanzo di amministrazione dell'anno scorso. Di quelle spese ben oltre un terzo (33,5 mln di euro) sono a copertura del rimborso di prestiti e interessi - ha concluso Fortunato - Insomma i margini di manovra per il bilancio comunale sono davvero esigui e si riducono a soli circa 65 mln di euro».
«Quanto ai residui passivi (debiti accumulati negli anni di competenza dell'amministrazione Giorgino) - ha ribadito Fortunato - devo ricordare che essi ammontano a oltre 100mln, come rilevabile dalla "Analisi di anzianità dei residui" allegata al bilancio. L'incapacità di estinguere i debiti a tempo opportuno è la diretta conseguenza, denunciata dai revisori contabili, dalla dirigente del settore e dalla Corte dei Conti, della incapacità di incasso sul versante delle entrate. Spiace constatare che alcuna risposta viene fornita a proposito della gestione di competenza 2014 le cui entrate "accertate" sono inferiori alle spese con un disavanzo di 7,5 mln di euro, disavanzo che si trasforma in un saldo positivo solo grazie all'applicazione dell'avanzo di amministrazione dell'anno scorso. Di quelle spese ben oltre un terzo (33,5 mln di euro) sono a copertura del rimborso di prestiti e interessi - ha concluso Fortunato - Insomma i margini di manovra per il bilancio comunale sono davvero esigui e si riducono a soli circa 65 mln di euro».