Comunali 2015, Bruno: «Vergogna per lo scempio di Sant'Angelo dei Ricchi»
Il candidato di Progetto Andria rilancia la necessità di interventi immediati
sabato 23 maggio 2015
9.43
Una vicenda ripercorsa con emozione prima ancora che con il ruolo che ricopre, una vicenda che ha visto Francesco Bruno, già consigliere comunale a candidato nuovamente nella lista di Progetto Andria, testimone di una lunga vicenda che non ha ancora portato a nessuna soluzione per la sistemazione dello Stadio Sant'Angelo dei Ricchi. Il secondo stadio della città è stato per anni una valvola di sfogo per tutte le realtà territoriali "minori" calcistiche e per l'attività giovanile oltre all'utilizzo quale unico punto per l'atletica. Ma ormai da tre anni lo stadio è abbandonato ma aperto e all'interno del terreno di gioco vi è erba altissima e le strutture sono in stato completo di abbandono. Sullo stadio pende un progetto già approvato di sistemazione per il quale vi è stata una gara d'appalto, due ricorsi e l'impossibilità dell'ultima ditta vincitrice di svolgere i lavori perchè non in possesso del certificato antimafia. Ora si torna a lavorare con la burocrazia per assegnare l'appalto alla seconda ditta in elenco ma i tempi tornano ad allungarsi ed una nuova stagione sportiva è alle porte.
«Avevo personalmente detto che bisognava trovare soluzioni alternative in attesa che fossero partiti i lavori per la sistemazione definitiva, soluzioni intermedie a basso costo che avrebbero permesso ugualmente di utilizzare una struttura ormai abbandonata dal 2012. E' una vergogna, è il fallimento totale di questa amministrazione e di diversi settori in campo. Dopo i ricorsi e la lunga procedura nei tribunali - ha proseguito Bruno - ora ci ritroviamo ancora con una struttura completamente lasciata a se stessa e con prospettive di utilizzo che non trovano una fine. Insomma un pasticcio tutto di quest amministrazione comunale a cui avevo personalmente chiesto di muoversi in un modo completamente diverso». La cronistoria degli eventi, infatti, coinvolge le diverse società ed è spiegata dallo stesso Bruno: «Il Sindaco Giorgino nel 2011 si era impegnato personalmente con la Federazione per la sistemazione dello Stadio che non aveva più i requisiti per avere l'agibilità ma dei lavori nemmeno l'ombra. La Federazione ha tolto l'agibilità e nel 2012 è stato chiesto alle associazioni sportive di spostarsi dall'impianto sportivo di Sant'Angelo dei Ricchi per l'immediatezza con la quale sarebbero partiti i lavori. Tantissime le difficoltà ma vi fu lo spostamento su altri campi privati che a loro volta erano completamente abbandonati e che hanno dovuto esser ripristinati prima di poter esser utilizzati e che costano alla collettività circa 26mila euro l'anno. Poi a fine stagione 2013/2014 alle stesse società - ha detto Bruno - che contano centinaia di atleti, è stato chiesto di cercarsi una struttura privata alternativa e lo stesso ente avrebbe provveduto ad un corrispettivo economico per mitigare il disagio economico ed organizzativo delle associazioni stesse».
Lo stesso consigliere Bruno, molto vicino al mondo dello sport per esser stato in passato dirigente della Nuova Andria, prosegue nella disamina delle problematiche e delle relative soluzioni: «Ho più volte affrontato l'argomento nelle sedi opportune, tra cui il Consiglio Comunale e le commissioni dedicate - ha detto ancora Bruno - ma l'amministrazione ed i suoi rappresentanti hanno sempre fatto orecchie da mercante. La realtà è che ad oggi c'è una struttura abbandonata come il Sant'Angelo dei Ricchi, che da tre anni non svolge più la sua funzione di stadio, poichè ha un progetto in essere che è bloccato nei meandri della burocrazia e con risorse tutte da valutare visto che il progetto dovrebbe esser realizzato solo con fondi comunali. Ma nel frattempo la struttura ogni sera è accesa ed aperta per l'utilizzo della sola pista di atletica che è in condizioni indecenti e pericolose ma è anche l'unico spazio fruibile per chi vuole fare atletica. Ho chiesto personalmente, con poche risorse, di tamponare l'emergenza rendendo il terreno di gioco in terra battuta e sistemando quelle poche cose che era possibile rabberciare proprio per far si che la struttura non morisse in tutti questi anni. Ora ci troviamo di nuovo al punto di partenza e si continua a peccare con l'urgenza e la programmazione senza nessun tipo di idea di futuro di questa città».
«Avevo personalmente detto che bisognava trovare soluzioni alternative in attesa che fossero partiti i lavori per la sistemazione definitiva, soluzioni intermedie a basso costo che avrebbero permesso ugualmente di utilizzare una struttura ormai abbandonata dal 2012. E' una vergogna, è il fallimento totale di questa amministrazione e di diversi settori in campo. Dopo i ricorsi e la lunga procedura nei tribunali - ha proseguito Bruno - ora ci ritroviamo ancora con una struttura completamente lasciata a se stessa e con prospettive di utilizzo che non trovano una fine. Insomma un pasticcio tutto di quest amministrazione comunale a cui avevo personalmente chiesto di muoversi in un modo completamente diverso». La cronistoria degli eventi, infatti, coinvolge le diverse società ed è spiegata dallo stesso Bruno: «Il Sindaco Giorgino nel 2011 si era impegnato personalmente con la Federazione per la sistemazione dello Stadio che non aveva più i requisiti per avere l'agibilità ma dei lavori nemmeno l'ombra. La Federazione ha tolto l'agibilità e nel 2012 è stato chiesto alle associazioni sportive di spostarsi dall'impianto sportivo di Sant'Angelo dei Ricchi per l'immediatezza con la quale sarebbero partiti i lavori. Tantissime le difficoltà ma vi fu lo spostamento su altri campi privati che a loro volta erano completamente abbandonati e che hanno dovuto esser ripristinati prima di poter esser utilizzati e che costano alla collettività circa 26mila euro l'anno. Poi a fine stagione 2013/2014 alle stesse società - ha detto Bruno - che contano centinaia di atleti, è stato chiesto di cercarsi una struttura privata alternativa e lo stesso ente avrebbe provveduto ad un corrispettivo economico per mitigare il disagio economico ed organizzativo delle associazioni stesse».
Lo stesso consigliere Bruno, molto vicino al mondo dello sport per esser stato in passato dirigente della Nuova Andria, prosegue nella disamina delle problematiche e delle relative soluzioni: «Ho più volte affrontato l'argomento nelle sedi opportune, tra cui il Consiglio Comunale e le commissioni dedicate - ha detto ancora Bruno - ma l'amministrazione ed i suoi rappresentanti hanno sempre fatto orecchie da mercante. La realtà è che ad oggi c'è una struttura abbandonata come il Sant'Angelo dei Ricchi, che da tre anni non svolge più la sua funzione di stadio, poichè ha un progetto in essere che è bloccato nei meandri della burocrazia e con risorse tutte da valutare visto che il progetto dovrebbe esser realizzato solo con fondi comunali. Ma nel frattempo la struttura ogni sera è accesa ed aperta per l'utilizzo della sola pista di atletica che è in condizioni indecenti e pericolose ma è anche l'unico spazio fruibile per chi vuole fare atletica. Ho chiesto personalmente, con poche risorse, di tamponare l'emergenza rendendo il terreno di gioco in terra battuta e sistemando quelle poche cose che era possibile rabberciare proprio per far si che la struttura non morisse in tutti questi anni. Ora ci troviamo di nuovo al punto di partenza e si continua a peccare con l'urgenza e la programmazione senza nessun tipo di idea di futuro di questa città».