Completato il restauro della statua dell'Addolorata di San Nicola
Fondazione Porta Sant'Andrea ed Italia Nostra per un'antica opera di Vito Brudaglio
lunedì 12 ottobre 2015
11.36
E' stato presentato il restauro della statua Madonna dell'Addolorata nell'antica cornice della chiesa di San Nicola ad Andria, una statua realizzata da Vito Brudaglio, appartenente ad una famiglia di scultori andriesi che tra settecento ed ottocento, ha prodotto innumerevoli statue sacre. Un restauro voluto dalla Fondazione Porta Sant'Andrea di Andria oltre alla sezione cittadina dell'Associazione "Italia Nostra", un restauro lungo e delicato che ha comportato due diversi tipi di intervento, sia sulle parti lignee e sia sull'abito.
«Doveva esser una semplice manutenzione - ha detto Monica Cannillo, restauratrice dell'abito - ma si è trasformato ben presto in un restauro vero e proprio data la condizione degli abiti. Prima di tutto è stata ripulita poi rimosso l'ossido metallico e poi, infine, siamo intervenuti sul mantello che era molto rovinato e quindi lo abbiamo consolidato con supporto locale». Lunga trafila anche quella delle parti lignee: «C'è stata immediatamente una disinfestazione per eliminare eventuali insetti xilofagi - ha detto Licia La Viola, restauratrice delle parti lignee - poi il trattamento consolidante e poi dopo la pulitura delle superfici con l'integrazione pittorica».
Particolarmente soddisfatti i referenti degli enti che hanno contribuito a questa realizzazione ed al secondo lavoro di recupero nella Chiesa di San Nicola, una delle più antiche della Città di Andria: «Questo intervento è il secondo che la Fondazione finanzia qui nella Chiesa di San Nicola ad Andria - ha detto Sabino Zinni, della Fondazione Porta Sant'Andrea - il primo è stato il fonte battesimale nel quale è stato battezzato "Farinelli". Questa della Madonna Addolorata, invece, è un'opera dei Brudaglio che si è scoperto esser una famiglia di grandi scultori della nostra Andria e si sta riscoprendo proprio in questo periodo. Una riscoperta delle nostre radici che è decisamente importante. Noi come Fondazione stiamo cercando di dare il nostro contributo a questo lavorio molto certosino, per far venire fuori le nostre radici per legarle alla nostra attualità e consolidare il nostro passato». Appassionata e completa anche la relazione dell'architetto Vincenzo Zito che ha trattato proprio il tema: "I Brudaglio: una famiglia di scultori andriesi nel contesto socio economico tra Settecento e Ottocento".
«Doveva esser una semplice manutenzione - ha detto Monica Cannillo, restauratrice dell'abito - ma si è trasformato ben presto in un restauro vero e proprio data la condizione degli abiti. Prima di tutto è stata ripulita poi rimosso l'ossido metallico e poi, infine, siamo intervenuti sul mantello che era molto rovinato e quindi lo abbiamo consolidato con supporto locale». Lunga trafila anche quella delle parti lignee: «C'è stata immediatamente una disinfestazione per eliminare eventuali insetti xilofagi - ha detto Licia La Viola, restauratrice delle parti lignee - poi il trattamento consolidante e poi dopo la pulitura delle superfici con l'integrazione pittorica».
Particolarmente soddisfatti i referenti degli enti che hanno contribuito a questa realizzazione ed al secondo lavoro di recupero nella Chiesa di San Nicola, una delle più antiche della Città di Andria: «Questo intervento è il secondo che la Fondazione finanzia qui nella Chiesa di San Nicola ad Andria - ha detto Sabino Zinni, della Fondazione Porta Sant'Andrea - il primo è stato il fonte battesimale nel quale è stato battezzato "Farinelli". Questa della Madonna Addolorata, invece, è un'opera dei Brudaglio che si è scoperto esser una famiglia di grandi scultori della nostra Andria e si sta riscoprendo proprio in questo periodo. Una riscoperta delle nostre radici che è decisamente importante. Noi come Fondazione stiamo cercando di dare il nostro contributo a questo lavorio molto certosino, per far venire fuori le nostre radici per legarle alla nostra attualità e consolidare il nostro passato». Appassionata e completa anche la relazione dell'architetto Vincenzo Zito che ha trattato proprio il tema: "I Brudaglio: una famiglia di scultori andriesi nel contesto socio economico tra Settecento e Ottocento".