Compagni di Viaggio: "Piazza Umberto I verrà restaurata. Ma non servivano i parcheggi per il centro storico?"

Nota del sodalizio andriese sulle ultime vicende della nostra città

mercoledì 13 luglio 2022 10.40
«La politica è più difficile della fisica", diceva Albert Einstein. In effetti c'è ne siamo accorti, poiché sono tante le cose che facciamo fatica a comprendere. Dal Ministero dell'Istruzione sono stati assegnati circa 240mila euro ad Andria, per far ripartire l'assistenza specialistica ai bambini diversamente abili nelle scuole, servizio interrotto da anni a causa delle note difficoltà economiche del nostro comune. Molto bene!

Ma tra quanti anni riceveranno i loro compensi coloro che all'epoca hanno svolto questo servizio? Sono tra i creditori più sfortunati, poiché quelli "normali" attendono una media di 200 giorni per essere pagati dal Comune di Andria. Piazza Umberto I verrà restaurata. Molto bene! Ma non servivano i parcheggi per il centro storico? Non esisteva un progetto di finanza per ricavare posti auto sotto Piazza Umberto I, a "costo zero" per il comune, e che quindi sempre a "costo zero" si poteva sistemare anche la piazza? Magari questo finanziamento così si sarebbe potuto utilizzare per "rigenerare" altro luogo cittadino. E comunque, i parcheggi per lo sviluppo futuro del nostro centro storico, dove saranno individuati?

Inoltre, avendo poco personale comunale per fare le gare, non sarebbe stato meglio dare la precedenza, ad esempio, alla gara per la sistemazione delle strade? Infine, per non parlare sempre di politica, vi proponiamo un indovinello. In quale nazione del mondo può succedere che una azienda ferroviaria sulla cui linea c'è stato un incidente con tanti morti, in seguito riceve la proroga della gestione di quella stessa linea ferroviaria, poi le vengono affidati i soldi pubblici per sistemarla e poi ancora ci mette un bel po' di tempo per riaprirla al pubblico? Forza con le risposte! Chiudiamo citando André Suarès. "In politica, la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte, non lasciarsele fare"».

La nota è a firma di Gianni Civita, Michele D'Amore e Riccardo Suriano, componenti dell'associazione andriese "Compagni di Viaggio".